World Water Day: al centro le risorse sotterranee

World Water Day: al centro le risorse sotterranee

In piena siccità e con acquedotti colabrodo si celebra la 30° Giornata dell'Acqua. Grave carenza per 4 miliardi di persone

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22

Marzo
2022

Il 22 marzo si celebra la Giornata mondiale dell’acqua (World Water Day), ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 prevista all'interno delle direttive dell'Agenda 21, risultato della conferenza di Rio. L'obiettivo della giornata è sensibilizzare istituzioni mondiali e opinione pubblica sull'importanza di ridurre lo spreco di acqua e di assumere comportamenti volti a contrastare il cambiamento climatico.
La Giornata del 2022 si intitola World Water Day 2022: Groundwater making the invisible visible. L'auspicio, bellissimo, è quello di rendere "visibili" le acque invisibili sotterranee che rappresentano il 99% delle risorse idriche dolci presenti allo stato liquido, coprono la metà del volume dei prelievi idrici per uso domestico effettuati dalla popolazione globale, e circa il 25% di tutti quelli destinati all'agricoltura.
Va da sè che pur essendo invisibili, le acque sotterranee hanno un impatto visibile ovunque: lontana dagli occhi, sotto i nostri piedi, la falda freatica è un tesoro nascosto che arricchisce la vita degli esseri viventi.
Ma con l'aggravarsi del cambiamento climatico, le acque sotterranee diventeranno sempre più critiche.

"Nonostante la sua enorme importanza, questa risorsa naturale viene spesso trascurata e di conseguenza sottovalutata, mal gestita e addirittura sovrasfruttata", rileva infatti il Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche 2022:
La traduzione ufficiale in italiano del Rapporto viene presentata proprio in occasione dell'evento 30° Giornata Mondiale dell'Acqua. Istituzioni, imprese e società civile per la tutela delle risorse idriche e il diritto all'acqua che si tiene presso la Coldiretti, il 22 marzo, alle ore 16:30. La traduzione è curata dalla Fondazione UniVerde e dall'Istituto Italiano per gli Studi delle Politiche Ambientali, con il supporto di UNESCO WWAP - World Water Assessment Programme.

WWF, bastano 50 litri di acqua per vivere, ne consumiamo 230 al giorno

Carenza d'acqua, siccità, perdita di ghiacciai, crisi alimentare e produzione di energia a rischio: sono solo alcune delle conseguenze della crisi idrica provocata dagli impatti del cambiamento climatico. Il WWF in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua, rimarca che "la sete del pianeta è una delle prove più tangibili e drammatiche della crisi climatica globale" e invita a ridurre i consumi che in Italia ammontano a 230 litri medi al giorno. Cinquanta litri sono il quantitativo minimo vitale giornaliero.
Secondo i dati riportati dal WWF nel report L'ultima goccia. Crisi e soluzioni del prosciugamento climatico, circa 4 miliardi di persone sperimentano già una grave carenza d'acqua per almeno un mese all'anno.
Tra il 1970 e il 2019, il 7% di tutti gli eventi catastrofici nel mondo sono stati legati alla siccità, ma hanno contribuito a ben il 34% delle morti legate ai disastri.

Tra le soluzioni, oltre alla decarbonizzazione, il WWF cita la protezione, il ripristino e la gestione sostenibile dei serbatoi naturali di carbonio. Un esempio è il progetto di rinaturazione del Po, nato su proposta del WWF e ANEPLA sul quale sono stati investiti 357 milioni del recovery fund.
Un altro sarebbe la pianificazione a livello di bacino idrografico con il coordinamento di un soggetto unico, l'Autorità di bacino distrettuale.

Niente piogge da più di 100 giorni

Cento giorni senza piogge significative per il distretto padano: "si fa grave la siccità del fiume Po che interessa tutto il distretto Padano. Gli affluenti Trebbia, Secchia e Reno sono ai minimi storici dal 1972, mentre Dora Baltea, Adda, Ticino registrano un -75% nelle portate". È l'allarme che è arrivato il 17 marzo 2022 dall'Osservatorio sulle crisi idriche convocato dall'Autorità di bacino del fiume Po - MiTe.
Situazione drammatica anche per l'agricoltura: "in Piemonte sarà già problematico dare il via alla stagione dell'irrigazione". L'Autorità chiede deroghe per i prelievi, a vantaggio di agricoltura e produzione di energetica idroelettrica.

In Italia 1/3 dell'acqua è persa nella rete di distribuzione

In occasione del World Water Day, l’ISTAT ha messo insieme le statistiche italiane sull’acqua degli anni 2019-2021: fotografano fenomeni preoccupanti, quali le perdite di rete pari a oltre un terzo e le disparità territoriali che continuano a tagliare l’Italia in due, col Mezzogiorno che registra ancora situazioni di razionamento e, contemporaneamente, una spesa superiore per l’acqua.
Nel 2020 sono andati persi 41 metri cubi al giorno per km di rete nei capoluoghi di provincia/città metropolitana, il 36,2% dell'acqua immessa in rete (in calo rispetto al 37,3% del 2018).
"Le perdite totali di rete - afferma l’ISTAT - hanno importanti ripercussioni ambientali, sociali ed economiche, soprattutto per gli episodi di scarsità idrica sempre più frequenti. Sono da attribuire a fattori fisiologici presenti in tutte le infrastrutture idriche, alla vetustà degli impianti, prevalente soprattutto in alcune aree del territorio, e a fattori amministrativi, riconducibili a errori di misura dei contatori e ad allacci abusivi, per una quota che si stima pari al 3% delle perdite".
In più di un capoluogo su tre le perdite di rete sono però superiori al 45%: le situazioni più gravi si trovano a Siracusa (67,6%), Belluno (68,1%), Latina (70,1%) e Chieti (71,7%).

In 11 Comuni capoluogo di provincia/città metropolitana, tutti nel Mezzogiorno, sono state adottate misure di razionamento nella distribuzione dell'acqua.
Secondo l'Istituto di Statistica, nel 2021 sono il 9,4% le famiglie che lamentano irregolarità nel servizio idrico. Le famiglie che non si fidano a bere acqua del rubinetto sono 28,5%, contro il 40,1% del 2002 e il 29,9% del 2016. Rimangono però notevoli differenze territoriali e si va dal 16,8% nel Nord-est al 57,2% nelle Isole. Nel 2021 l’86% delle famiglie si dichiara soddisfatto del servizio idrico mentre il 65,9% delle persone di 14 anni e più è attento a non sprecare acqua.

Le statistiche dell’ISTAT sull’acqua | Anni 2019-2021


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