World Food Safety Day 2021:

World Food Safety Day 2021: "Cibo sicuro ora per un domani sano"

L'ONU vuole tenere alta l'attenzione sulla sicurezza alimentare

Notizie dal mondo agroalimentare:
prodotti, mercati, tecnologie, processi di filiera

07

Giugno
2021

La Giornata mondiale della sicurezza alimentare, proclamata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite e che si celebra il 7 giugno, richiama tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite a mettere la sicurezza alimentare nell’agenda pubblica. The World Food Safety Day mira a richiamare l'attenzione e ispirare azioni per aiutare a prevenire, rilevare e gestire i rischi di origine alimentare, contribuendo alla sicurezza alimentare, alla salute umana, alla prosperità economica, all'agricoltura, all'accesso al mercato, al turismo e allo sviluppo sostenibile.

Il tema di quest'anno, "Cibo sicuro oggi per un domani sano", sottolinea che la produzione e il consumo di cibo sicuro ha benefici immediati e a lungo termine per le persone, il pianeta e l'economia. Avere chiare le connessioni sistemiche tra la salute delle persone, degli animali, delle piante, dell'ambiente e dell'economia aiuterà gli umani a soddisfare i bisogni del futuro.

Riconoscendo il peso globale delle malattie di origine alimentare che colpiscono individui di tutte le età, in particolare i bambini sotto i 5 anni e le persone che vivono in Paesi a basso reddito, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha proclamato nel 2018 che ogni 7 giugno sarebbe stata la Giornata mondiale della sicurezza alimentare. Nel 2020, l'Assemblea mondiale della sanità ha inoltre adottato una decisione sul rafforzamento degli sforzi in materia di sicurezza alimentare per ridurre il carico delle malattie di origine alimentare. L'OMS e l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura facilitano congiuntamente l'osservanza della Giornata mondiale della sicurezza alimentare, in collaborazione con gli Stati membri e altre organizzazioni.

La sicurezza alimentare è una responsabilità condivisa tra governi, produttori e consumatori: è affare di tutti.
Le stime della FAO sulla sicurezza alimentare sono devastanti: ogni anno si verificano 600 milioni di casi di malattie di origine alimentare che colpiscono soprattutto le persone più vulnerabili, in particolare donne e bambini, le popolazioni che si trovano al centro di conflitti, i migranti.
Ogni anno, circa 420mila persone in tutto il mondo muoiono dopo aver ingerito cibo contaminato, e sono soprattutto i bambini sotto i 5 anni di età i più colpiti: 125mila decessi ogni anno, ovvero il 40% del totale.

Con l'emergenza Covid il tema della sicurezza alimentare è diventato anche più importante perchè, sebbene il virus SarsCoV2 non sia trasmesso dal cibo, per la FAO "la pandemia ha affinato l'attenzione sulle questioni relative alla sicurezza alimentare, come igiene, resistenza antimicrobica, malattie zoonotiche, cambiamenti climatici, frodi alimentari e i potenziali benefici della digitalizzazione dei sistemi alimentari, identificando inoltre debolezze o vulnerabilità nei sistemi di produzione e controllo degli alimenti".

La sicurezza alimentare in Italia

Il tema della food safety è strettamente legato all'affidabilità del sistema ufficiale dei controlli. Nel nostro Paese le attività di controllo per la tutela dei consumatori sull'intera filiera alimentare, dal campo alla tavola, rientrano nei compiti del Servizio Sanitario Nazionale, attraverso l'articolazione dei dipartimenti di prevenzione delle ASL, coordinati dagli assessorati regionali alla sanità e supportati, per le attività analitiche, dagli Istituti zooprofilattici sperimentali.  Il Ministero della Salute interviene, oltre che attraverso l'attività di indirizzo e coordinamento, anche operativamente, attraverso le sue articolazioni territoriali, nel controllo degli alimenti importati.

L’Italia, dal punto di vista della sicurezza alimentare, ha una posizione di grande affidabilità. Come emerge da un'analisi della Coldiretti realizzata sulla base dell'ultimo rapporto dell'EFSA, nella Penisola, negli ultimi dieci anni le vendite di pesticidi sono diminuite del 32% e i cibi e le bevande italiane risultano sei volte più sicuri di quelli degli altri Paesi. Dall'analisi, che ha riguardato 96.302 campioni di alimenti in vendita nell'Unione Europea, emerge inoltre che i prodotti agroalimentari extracomunitari con residui chimici irregolari sono pari al 5,6% rispetto alla media UE dell'1,3% e ad appena lo 0,9% dell'Italia.

La produzione nazionale può contare anche su qualità e varietà, elementi alla base della dieta mediterranea, giudicata la migliore al mondo dal Best diet ranking 2021 elaborato dal media statunitense U.S. News & World Report.


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