Vivere a sprecozero: i vincitori 2020

Vivere a sprecozero: i vincitori 2020

Sono 21 i premi ad aziende, cittadini, istituzioni, start up che hanno realizzato buone pratiche per lo sviluppo sostenibile

Notizie dal mondo agroalimentare:
prodotti, mercati, tecnologie, processi di filiera

24

Novembre
2020

Ventuno i progetti di buone pratiche per la prevenzione degli sprechi e lo sviluppo sostenibile che hanno ottenuto i Premi Vivere a #sprecozero 2020, i riconoscimenti della sostenibilità assegnati annualmente nell’ambito della campagna Spreco Zero con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, dell’ANCI e di World Food Programme Italia.

I premi 
Enti Pubblici

La Regione Toscana vince il Premio Vivere a #sprecozero 2020 nella categoria Enti pubblici con il progetto Urban Waste, che ha coinvolto anche il Comune e la Città Metropolitana di Firenze. Un percorso capace di alimentare la condivisione delle buone pratiche con i tanti visitatori del territorio attraverso azioni mirate di turismo ecologico: come la donazione di cibo da parte degli hotel alle associazioni solidali, la diffusione dell'uso di doggy bag nei buffet e ristoranti, la promozione dell'uso di acqua di rete e di istruzioni sulla raccolta differenziata in diverse lingue.
La menzione speciale del Premio va alla Regione Emilia Romagna per il progetto Stop allo spreco: il gusto del consumo consapevole, promosso dall’Assessorato Agricoltura e Agroalimentare, per le scuole secondarie di II grado, alcune fattorie didattiche del territorio e la cittadinanza.

Imprese

Nella categoria Imprese vince Ibrida Birra, ideata da quattro studenti del Master in Product Service System Design al Politecnico di Milano per dare una seconda vita al pane sfornato dalle panetterie di quartiere milanesi. Ibrida è un progetto circolare che rappresenta il perfetto connubio tra sostenibilità e spirito socio-imprenditoriale: connette infatti tutti gli attori della filiera veicolando valori di aggregazione sociale.

Per la categoria storica del Premio Vivere a #sprecozero, InnovAction, il riconoscimento 2020 va all’azienda Microglass di S. Quirino, Pordenone che, attraverso sistemi di riscaldamento multi-tecnologici, allunga la shelf life del cibo fresco, riduce i consumi e previene gli sprechi, recuperando gli scarti ortofrutticoli (ortaggi o frutta scartati per malformazioni estetiche) attraverso processi di cottura sottovuoto a microonde.
Menzione speciale per la tecnologia Bernardi che, attraverso l’implementazione di dispositivi e soluzioni HW e SW, risolve i problemi di gestione dei prodotti e delle scorte, favorendo la resilienza ecologica e sociale dei sistemi commerciali.

Riconoscimenti anche al Gruppo Rivoira per la categoria Ortofrutta: grazie all’ausilio della tecnologia Cherry Vision 3.0 e grazie alle telecamere ad altissima risoluzione, il Gruppo Rivoira è riuscito a recuperare tutte le ciliegie "buone" separandole con cura da quelle danneggiate dal maltempo, evitando lo spreco del raccolto.

I valori della Dieta Mediterranea

Nella sezione dedicata, vince il progetto La cucina del riciclo, il ricettario del Liceo "Q. Orazio Flacco" di Portici in collaborazione con il MedEatReserarch, il Centro di ricerche sociali sulla Dieta Mediterranea dell'Università Suor Orsola Benincasa fondato dagli antropologi Marino Niola ed Elisabetta Moro: una ricerca sulla tradizione mediterranea per rigenerare gli avanzi di cucina in nuovi piatti.

Menzione speciale al racconto d’animazione Il grande viaggio vitaminico, realizzato da Anna Eriksson, Francesca Fava e Sara Filippi Ploetheger, per l’efficacia autoriale nella sensibilizzazione dei più piccoli sui temi dell’educazione alimentare e del cibo come primo presidio per la salute dell’uomo.

Nella categoria Associazioni vince L'Università della Cucina Mediterranea, una rete di promozione sociale fondata a Sorrento per iniziativa di operatori del settore eno-gastronomico, turistico, della ristorazione, della comunicazione e della difesa dei diritti dei consumatori.

Pagine di sostenibilità

Dal 2020 arriva la categoria Pagine di sostenibilità dedicata alla saggistica: vince la prima edizione del Premio vivere a #sprecozero il libro La rivolta della natura della divulgatrice scientifica Eliana Liotta, scritto con l’apporto del virologo Massimo Clementi, edito da La nave di Teseo, "per averci ricordato quel che non dovremmo mai dimenticare: l'impatto dell'uomo sul nostro pianeta ha un peso ormai insostenibile. La pandemia Covid-19 dev'essere l'occasione per riarmonizzare la relazione fra la specie umana e il resto del pianeta".

Cittadine e Scuole

Esempio prezioso di collaborazione e di "passaparola sostenibile" fra cittadini è il progetto del Comune di S. Lazzaro di Savena che vince nella categoria Cittadini: Lo so fare e te lo insegno è un format di condivisione dei saperi utili in chiave di economia circolare, dal recupero dei rifiuti in aree verdi all’orticoltura, a piccole nozioni di sartoria, muratura, bricolage. 

Le scuole sono osservatorio privilegiato per la promozione delle buone pratiche di sviluppo sostenibile: vincono ex aequo l’IPSAR Mattei di Rosignano Solvay (LI) che ha promosso un approfondimento sul consumo consapevole e spreco alimentare e l’Istituto Professionale Alberghiero Chino Chini di Borgo San Lorenzo (FI), che ha attivato un progetto in collaborazione con le imprese e con le associazioni del territorio.

La cerimonia di premiazione è programmata per giovedì 26 novembre 2020, liberamente aperta alla partecipazione del pubblico su piattaforma con invito

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