Per un'agroecologia italiana: il Manifesto della transizione apre ai cittadini

Per un'agroecologia italiana: il Manifesto della transizione apre ai cittadini

CambiamoAgricoltura chiede di sottoscrivere il Manifesto per un Piano Strategico Nazionale post 2022 sostenibile

Notizie dal mondo agroalimentare:
prodotti, mercati, tecnologie, processi di filiera

12

Ottobre
2021

CambiamoAgricoltura chiede ai cittadini di sottoscrivere il Manifesto per un Piano Strategico Nazionale della PAC post 2022 sostenibile con l'obiettivo di vedere "un Paese capace di futuro, sicuro, equo e sano per gli agricoltori, i consumatori e la natura". Più cittadini firmeranno il Manifesto, "più forte sarà l’azione di lobby della società civile sul Governo e le Regioni per condizionare la redazione del documento di programmazione della PAC post 2022".

Il Piano Strategico Nazionale è il principale strumento per la programmazione nazionale 2023-2027 della PAC e, a parere di CambiamoAgricoltura, coalizione, che riunisce associazioni del mondo ambientalista e del biologico italiane, può essere l’occasione per promuovere una vera transizione ecologica dell’agricoltura italiana, passando da un modello intensivo ad uno basato sull’agroecologia.

Alla fine di giugno le Istituzioni dell’Unione Europea hanno raggiunto un accordo sulla riforma della Politica Agricola Comune (PAC) post 2022, che impegnerà il 32% del bilancio comunitario con circa 400 miliardi di euro, di cui 38 miliardi saranno destinati all’Italia. Le associazioni di CambiamoAgricoltura teme che nella redazione del Piano Strategico Nazionale "prevalgano le potenti lobby economiche che hanno già impedito a livello europeo una radicale riforma della PAC, per conservare vecchi privilegi e difendere modelli di produzione intensivi dipendenti dai pesticidi e fertilizzanti chimici". Per questo la Coalizione CambiamoAgricoltura ha presentato un Manifesto in cui sono raccolti i principi chiave e gli interventi necessari per cambiare paradigma facendo dell’agricoltura il motore del Green Deal nel Paese.

I punti fondanti del Manifesto

Nel Manifesto CambiamoAgricoltura chiede:

  • Sostegno all’agricoltura biologica così che possa raggiungere il 30% di superficie entro il 2027 e il 40% entro il 2030
  • Spazi per la natura negli ambienti agricoli con l’attenzione alla conservazione del Paesaggio
  • Sostegno alla zootecnia estensiva e attenzione al benessere animale
  • Pratiche che proteggano il suolo e contrastino il cambiamento climatico
  • Una crescita dell’agrobiodiversità, delle filiere locali e dell’economia circolare
  • Un sistema di formazione e informazione indipendente e compartecipato
  • Attenzione all’agricoltura sociale, alla condizione dei lavoratori, ai giovani e alle donne
  • Pagamenti equi e giusti, con l’abolizione dei titoli storici e una soglia massima per azienda.

Il Manifesto, fanno sapere le associazioni, è aperto alla sottoscrizione di tutti i cittadini che vogliono un’agricoltura diversa, più equa, pulita e giusta, sostenibile per gli agricoltori, i consumatori e il Pianeta, e ha già raccolto le firme di decine di esperti del mondo della ricerca, dell’Università e della società civile, tra cui quella del fondatore e Presidente di SlowFood, Carlo Petrini, di Fulco Pratesi Presidente onorario del WWF Italia, di Fabio Caporali decano dell’Università della Tuscia e uno dei padri dell’Agroecologia in Italia, di Paolo Barberi, docente alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Vice Presidente di Agroecology Europe.
Un principio portante dell'imminente Piano Strategico Nazionale deve essere "soldi pubblici per beni pubblici, cioè sostegno a pratiche agricole che hanno impatto positivo sulle condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori, sulla salute delle consumatrici e dei consumatori, sull’ambiente e sul clima, senza trascurare la tutela del reddito delle aziende agricole che però non dovrà essere l’obiettivo esclusivo e prioritario del PSN".

La Coalizione CambiamoAgricoltura invita i cittadini a firmare il Manifesto ricordando un'iconica affermazione dell'antropologa statunitense Margaret Mead: "Non dubitare mai che un piccolo gruppo di cittadini coscienziosi e impegnati possa cambiare il mondo. In verità è l’unica cosa che è sempre accaduta".

MANIFESTO DI #CAMBIAMOAGRICOLTURA PER UN PIANO STRATEGICO NAZIONALE DELLA PAC POST 2022 SOSTENIBILE →

PER SOTTOSCRIVERE IL MANIFESTO →

#CambiamoAgricoltura è parte della campagna europea The Living Land nata per unire tutte le organizzazioni e le persone che pensano che l’attuale Politica agricola comune sia in crisi e abbia bisogno di essere riformata. A lanciare la campagna Living Land sono Birdlife Europe, European environmental bureau (Eeb) e Wwf Eu. In Italia #CambiamoAgricoltura è stata lanciata da un’ampia coalizione di Associazioni ambientaliste e dell’Agricoltura biologica e biodinamica: Associazione Medici per l’ambiente, Aiab, Associazione agricoltura biodinamica, Fai, Federbio, Legambiente, Lipu, Pronatura e Wwf. Il numero di associazioni che aderiscono a #CambiamoAgricoltura aumenta continuamente, leggi la lista completa.

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