Una circolare MIPAAF fa chiarezza sulle etichette bio

Una circolare MIPAAF fa chiarezza sulle etichette bio

"Rimane facoltà delle aziende quella di indicare o meno il loro codice e quello dell’ente certificatore"

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19

Ottobre
2022

È dello scorso 13 ottobre la circolare ministeriale del MIPAAF che chiude una diatriba aperta dal Regolamento UE 848/2018 in vigore dal primo gennaio scorso, quando all’art. 6 eliminava l’obbligatorietà dell’indicazione del codice operatore e dell’ente certificatore dalle etichette dei prodotti biologici.
La disciplina europea che ha fatto ballare sulle sedie gli operatori del settore, è stata poi asseverata da un DM MIPAAF n. 229771 del 20 maggio scorso. Un provvedimento che ha suscitato una certa opposizione tra gli operatori di settore rappresentati da AssoBio, che oltre a lamentare una scarsa trasparenza per il consumatore sulla tracciabilità dei prodotti biologici, si erano interrogati sulle modalità di smaltimento delle vecchie etichette e sulla sostenibilità, ambientale ed economica, legate alla spesa necessaria per cambiare gli impianti di stampa in base alle nuove indicazioni di legge.

Con la circolare ministeriale interpretativa n. 0518932 del 13 ottobre scorso, questi timori sono venuti meno perché il MIPAAF ha specificato che rimane una facoltà in capo alle aziende bio quella di indicare o meno il loro codice e quello dell’ente certificatore in etichetta. 

"AssoBio è molto soddisfatta per questo risultato. La circolare ministeriale - fa sapere l’associazione in una nota esclusiva per GreenPlanet - è frutto di un intervento dell’Associazione a tutela delle imprese, al fine di poter permettere agli operatori bio di utilizzare le scorte delle etichette già in loro possesso, evitando così di sostenere costi aggiuntivi in un momento particolarmente complesso”.

Anche se lo spirito che ha mosso la stesura del Regolamento UE 848/2018 è quello di semplificare e armonizzare la normativa su questi temi, di fatto, però, ha aperto le porte a sperequazioni non solo dentro lo Stato italiano, stante la scelta affidata alle aziende se indicare o meno operatore e ente certificatore, ma anche tra Paese e Paese dell’Unione, posto che questa fluidità data dalle scelte aziendali rende il panorama delle etichette molto variegato.

Fonte: greenplanet.net
Immagine: feder.bio/lezione-etichetta-bio


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