UE: un piano contro i PFAS?

UE: un piano contro i PFAS?

La Commissione europea sta lavorando a una bozza per uno schema "toxic free" da applicare ai prodotti che dovranno essere progettati con materiali sicuri

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17

Luglio
2020

La Commissione europea sta elaborando i capisaldi che rientreranno nella strategia sulle sostanze perfluoroalchiliche. L'agenzia ANSA ha potuto prenderne visione e li ha resi pubblici. I punti cruciali del lavoro sono:

  • Un piano di azione per affrontare la contaminazione da PFAS,
  • analisi dei rischi non solo per le sostanze chimiche singole ma anche per le miscele,
  • criteri più severi per i principi che possono interferire con il sistema endocrino.

Il piano sui perfluoroalchilici (PFAS) potrebbe prevedere anche finanziamenti per il recupero delle aree contaminate. Ma la discussione sulla strategia è ancora aperta e il testo potrebbe cambiare.

Le persone possono essere esposte ai PFAS in diversi modi, e uno di questi è il cibo. Gli alimenti possono venire contaminati da: terreno e acqua inquinati utilizzati per coltivarli, PFAS concentratisi nell’organismo di animali tramite mangimi e acqua, imballaggi alimentari contenenti PFAS, attrezzature contenenti PFAS utilizzati durante le lavorazioni alimentari.
Studi su animali esposti dimostrano una tossicità con effetti sul tratto gastrointestinale e sul fegato, effetti irritativi cutanei e oculari, alterazione del livello degli ormoni tiroidei. I dati disponibili sull'uomo sono limitati, ma quelli sugli animali riportano una possibile associazione fra esposizione prolungata ad alte dosi di PFOA e PFOS a forme tumorali.

Tra le altre proposte che emergono dalla bozza della Commissione, ci sono la graduale eliminazione dei test sugli animali e le misure per assicurare un migliore accesso dei cittadini ai dati sulle sostanze chimiche.

Ma dal documento emerge la presenza di punti di vista molto diversi all'interno della Commissione europea, che dovrebbe presentare la strategia in settembre come parte integrante del Green deal europeo.
Al momento, la bozza prevede l'ambizioso obiettivo generico di un ambiente a zero inquinanti chimici grazie all'applicazione di una gerarchia toxic-free ai prodotti che dovrebbero essere progettati con sostanze sicure. Le sostanze estremamente problematiche e altre sostanze che pongono gravi problemi alla salute e all'ambiente dovranno quindi essere evitate o sostituite.


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