Trasporto e stoccaggio alimenti, c'è l'etichetta intelligente

Trasporto e stoccaggio alimenti, c'è l'etichetta intelligente

L'Università di Cagliari presenta "Active Label": 1 cmq per certificare la sicurezza alimentare ed evitare gli sprechi

Notizie dal mondo agroalimentare:
prodotti, mercati, tecnologie, processi di filiera

29

Marzo
2022

Dai ricercatori dell'Università di Cagliari arriva Active Label, l'etichetta intelligente di dimensioni inferiori a un centimetro quadrato, ma in grado di fornire molte informazioni. Può individuare le variazioni della temperatura nel tempo e rende possibile la verifica delle condizioni di trasporto e stoccaggio; può rilevare se è stato rispettato l'intervallo di temperatura ottimale di conservazione di un determinato materiale edibile o sensibile alla temperatura. Questo permette di certificare la qualità e la sicurezza del prodotto confezionato, consentendo anche di ricalcolare la data di scadenza dell'alimento per evitare o limitare gli sprechi.

Il team di ricercatori cagliaritani guidati da Carlo Ricci (coordinatore scientifico), con i docenti Carlo Maria Carbonaro e Daniele Chiriu e i junior researcher Jessica Satta, Andrea Pinna e Giacomo Cherchi, può contare su un investimento di 210mila euro nell'ambito dei contratti denominati Proof Of Concept - POC finanziati da Eureka! TT srl, una startup innovativa che agisce come società del Fondo "Eureka! Fund I - Technology Transfer". Il percorso si chiude ad agosto e può essere rifinanziato fino a 1 milione di euro.
I finanziamenti dei Proof Of Concept sono ideati e strutturati per permettere la realizzazione di prototipi e la validazione delle tecnologie rispetto ai bisogni del marcato. "Active Label nasce da un team molto motivato e proattivo. Il piano di sviluppo permetterà in otto mesi di validare una tecnologia proprietaria, molto promettente per il mondo dello smart packaging" sottolinea Anna Amati, partner di Eureka!
Con Active Label dell’Università di Cagliari sono stati già deliberati i finanziamenti (per un totale di ottocentomila euro) per i progetti T-Rem3die (Politecnico di Torino), e PerovSky (Istituto di microelettronica e microsistemi, CNR).

"L'ateneo - spiega Fabrizio Pilo, prorettore Territorio e Innovazione - ha accettato la sfida di Eureka ed è stato in grado di trovare le modalità per utilizzare capitali esterni per il trasferimento tecnologico in un contesto, come la filiera agroalimentare, ricco di prospettive di mercato e in attesa di nuove idee per innovarsi. Abbiamo un gran numero di Poc che spero possano presto seguire agevolmente le orme di Active Label".

Progetto Active Label →


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