Sostenibilità alimentare? Sì, ma è troppo costosa

Sostenibilità alimentare? Sì, ma è troppo costosa

Il parere dei consumatori emerge dal report "L'Agenda 2030 nel piatto" realizzato da Adiconsum Lazio

Notizie dal mondo agroalimentare:
prodotti, mercati, tecnologie, processi di filiera

14

Giugno
2022

Il tema della sostenibilità sta acquistando una rilevanza sempre maggiore: saper scegliere prodotti e servizi che rispettino l'ambiente è ormai diventato uno stile di vita. Ma cosa ne pensano i consumatori della sostenibilità? Hanno fiducia in marchi e claim pubblicitari? Come dovrebbe essere un prodotto sostenibile?
Il primo report dell'osservatorio sulla sostenibilità "L'Agenda 2030 nel piatto", tenta di dare una risposta a queste domande, diventando un'occasione per comprendere al meglio abitudini e desideri di consumatrici e consumatori residenti nel Lazio.
Nato da un'iniziativa di Adiconsum Lazio e Associazione culturale Cento Giovani con il supporto del Consiglio Regionale Consumatori e Utenti della Regione Lazio, l'osservatorio rappresenta uno spazio per raccogliere informazioni utili per agevolare la svolta sostenibile nella regione, ma è indubitabilmente utile per tutti.
Dall'osservatorio emergono alcuni punti fondamentali
:

  • Ben il 23,5% degli intervistati acquista regolarmente prodotti sostenibili, mentre circa il 45% ha pensato di acquistarli ma poi si risolve ad acquistare quelli tradizionali. Quasi il 10% degli intervistati, però, non ha mai sentito parlare di questi prodotti.

  • La variante prezzo incide per il 43,1% degli intervistati: indipendentemente dal fatto che siano acquistati o meno, i prodotti sostenibili sono generalmente considerati un po' fuori budget (35,3%) o costosi (7,8%), solo un 17,6% afferma di saper trovare anche prodotti sostenibili a prezzo contenuto. Più del 25% degli intervistati non si fida delle dichiarazioni di sostenibilità e dei claim considerati ingannevoli.

  • I criteri utilizzati per valutare la sostenibilità di un prodotto sono principalmente le certificazioni (37,3%) ed elementi fattuali (25,5%) come il tipo di prodotto (vegetale, fresco e di stagione sono indicatori), la provenienza, il grado di trasformazione, gli ingredienti e il packaging.
  • L'aspetto sostenibile più importante è di gran lunga la qualità ambientale (41,2%), seguito dalla qualità sociale e dal rispetto dei consumatori (25,5%).

  • La confezione ideale, secondo gli intervistati, dovrebbe occupare poco spazio, essere riutilizzabile e proteggere il contenuto per farlo durare di più.

Ciò che emerge è che sul piano teorico c'è molta buona volontà e la consapevolezza che una sostenibilità applicata nel modo giusto farebbe diminuire i prezzi, ma nei fatti consumatrici e consumatori continuano ad avere problemi con il costo della sostenibilità.
Emerge, in conclusione, che sono necessarie delle azioni correttive per realizzare una sostenibilità alla portata di tutti, senza più delegare ai posteri.

Il report è stato finanziato con gli interventi previsti nell'ambito di attività annuale per la tutela dei consumatori e degli utenti - annualità 2021, ai sensi della DGR del 21.12.2021 Regione Lazio.

L'Agenda 2030 nel piatto →


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