Slow Food Heroes: la solidarietà in pandemia

Slow Food Heroes: la solidarietà in pandemia

Ogni settimana, fino a giugno 2022, l'associazione racconterà storie solidali realizzate da comunità e persone

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02

Settembre
2021

Tutti noi sappiamo quanto le grandi diseguaglianze sociali ed economiche che affliggono il mondo siano drammaticamente aumentate a causa della pandemia da Covid-19. Insieme ad esse, però, si moltiplicano le esperienze di aiuto da parte di singole persone e comunità nel periodo di emergenza verso i più bisognosi: Slow Food ha così deciso di raccogliere queste storie di solidarietà da tutto il mondo attraverso Slow Food Heroes, nuovo progetto dell'associazione internazionale no profit impegnata a ridare il giusto valore al cibo che prevede la pubblicazione delle esperienze virtuose ogni settimana sui canali digitali, fino a giugno 2022.
In realtà, già prima che il Covid-19 dilagasse, 820 milioni di persone erano malnutrite e 2 miliardi di persone sperimentavano l’insicurezza alimentare. Gli impatti della pandemia hanno portato a un grave e diffuso aumento dell’insicurezza alimentare mondiale (Banca Mondiale, 2021), colpendo in quasi tutti i Paesi, con conseguenze che si prevede continueranno per tutto il 2021, fino al 2022 e forse oltre. L'ultimo Rapporto ONU, afferma che circa 118 milioni di persone in più hanno affrontato la fame nel 2020, con un aumento del 18% rispetto all'anno precedente.

Mentre la crisi dilaga, gli individui e le comunità hanno agito: dall’organizzazione di donazioni di forniture mediche, al lavoro per sostenere gli agricoltori in difficoltà e alla consegna di cibo a gruppi isolati di persone bisognose. Cuochi, agricoltori o trasformatori di cibo, migranti, gruppi di giovani e molti altri si sono trasformati in Slow Food Heroes.

Tra le tante storie messe in luce con il lancio dell'iniziativa, c'è quella di Franco Pepe, pizzaiolo, che ha già ricevuto più volte il premio per la miglior pizza, il titolo di Ambasciatore del Gusto e il Cavalierato al Merito della Repubblica Italiana. Franco Pepe ha dato vita, insieme allo staff, al progetto di solidarietà per la gente di Caiazzo (Caserta) e dei dintorni sfornando pane, biscotti e pizze da offrire a chi aveva fame e bisogno di calore umano utilizzando, con l'improvvisa chiusura, impasto e materie prime inutilizzate che non potevano essere sprecate mentre fuori c'erano persone che non riuscivano a mangiare nemmeno un pasto. Successivamente è stata lanciata anche una raccolta fondi per l'ospedale di Caserta per acquistare un respiratore e mascherine facciali filtranti.

L'iniziativa di Slow Food, finanziata dalla Fondazione Culturale Europea con il contributo della Fondazione CRC, intende "ispirare altri a seguirne le orme - afferma Slow Food - gettando le basi per una società in cui ogni singolo individuo possa avere accesso a cibo buono, pulito e giusto". È necessario un "cambiamento nel modo con cui guardiamo al sistema alimentare e di conseguenza anche un cambiamento culturale, aiutando le comunità locali a guidare la trasformazione del sistema alimentare globale, riportandolo a una visione che abbia al centro l'umanità e il pianeta".

È possibile condividere le proprie storie, o quella di altri "eroi", attraverso il link di Slow Food Heroes →


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