Risanamento idrogeologico first

Risanamento idrogeologico first

Il Ministro Costa lancia un appello alle Regioni: "I fondi ci sono, occorrono i progetti esecutivi per aprire immediatamente i cantieri". Già stanziati 325 milioni di euro con il Piano Stralcio

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19

Novembre
2019

"Il maltempo che sta investendo l’Italia in queste settimane sta aggredendo un territorio molto fragile. Occorrono progetti esecutivi per aprire i cantieri e mettere in sicurezza il Paese. I fondi ci sono e vanno spesi": così il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa rivolgendosi alle Regioni.  

"Il Piano Stralcio ha già stanziato 315 milioni di euro nel 2019 per finanziare progetti esecutivi di tutela del territorio dal dissesto idrogeologico e prevede 263 interventi in tutte le regioni". Si tratta di opere di estrema urgenza e indifferibilità, che hanno già ottenuto l’avallo dei commissari straordinari per il dissesto idrogeologico. I problemi di dissesto riguardano il 79% del territorio nazionale.

"Complessivamente  - ha spiegato il Ministro - il governo ha stanziato 11 miliardi di euro per il triennio 2019-2021, nell’ambito del Piano nazionale Proteggi Italia, per la messa in sicurezza dal rischio di dissesto idrogeologico, con i primi 3 miliardi di euro disponibili nell'ambito del Piano stralcio 2019 per opere immediatamente cantierabili".
Presso il ministero dell’Ambiente è stata istituita una task force, per collaborare costantemente con le Regioni e affinché i progetti presentati diventino cantierabili.

"Vogliamo cantieri diffusi, per interventi di ripristino ambientale - ha aggiunto il ministro Costa -, in questo modo si crea occupazione e si lavora alla tutela del territorio. Non possiamo continuamente a inseguire l’emergenza, dobbiamo prevenire e prenderci cura del nostro Paese".

Il ministro ha rilanciato l’approvazione in via prioritaria della norma Cantiere Ambiente, al fine di velocizzare la spesa e consentire la messa in sicurezza preventiva del territorio: "Il disegno di legge Cantiere Ambiente, incardinato al Senato, deve avere un iter celere. La messa in sicurezza preventiva costituisce il migliore strumento per la salvaguardia delle vite umane e del territorio. Allarmi e tragedie possono essere evitate, ottenendo in cambio anche un grande risparmio in termini di spesa pubblica".


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