Po in secca come d’estate

Po in secca come d’estate

Al Ponte della Becca il fiume è a -3,2 metri rispetto allo zero idrometrico. Coldiretti: "È necessario realizzare un piano invasi. Raccolta di acqua piovana ferma all'11%"

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13

Febbraio
2023

A cura della Redazione F&T

Il meteo, e le relative previsioni, sono ormai il fattore più condizionante di tante attività, in primis l'agricoltura. E così, con l’annunciata assenza di precipitazioni significative per almeno una settimana cresce l’allarme siccità nelle campagne del Nord Italia: il fiume Po è a secco, al Ponte della Becca (Pavia) si trova a -3,2 metri rispetto allo zero idrometrico con le rive ridotte a spiagge di sabbia come in estate. Lo afferma la Coldiretti in riferimento all’arrivo di un vasto campo di alta pressione che porterà sull’Italia condizioni meteo stabili proprio alla vigilia della preparazione dei terreni per le semine, quando le coltivazioni avranno bisogno di acqua per crescere.

Con il Po a secco, sottolinea la Coldiretti, rischia 1/3 della produzione agroalimentare che si produce proprio nella food valley della Pianura Padana dove si concentra anche la metà dell’allevamento nazionale: dal grano duro per la pasta alla salsa di pomodoro, dai formaggi come Parmigiano Reggiano e Grana Padano ai salumi come il prosciutto di Parma o il Culatello di Zibello fino alla frutta e alla verdura la produzione della Pianura Padana.
Un patrimonio messo a rischio dalla situazione di scarsità di acqua in un 2022 in cui al nord è caduto il 40% di precipitazioni in meno, secondo l’analisi Coldiretti su dati Isac CNR.

La situazione del più grande fiume italiano è rappresentativa delle difficoltà in cui si trovano tutti gli altri corsi d’acqua del settentrione con i grandi laghi che hanno percentuali di riempimento che vanno dal 35% del lago di Garda al 38% di quello Maggiore fino ad appena al 20% di quello di Como. Tutto questo mentre si stanno facendo i conti dei danni provocati in Sicilia dal maltempo con campagne finite sott’acqua, serre distrutte, alberi crollati ma anche raccolta degli ortaggi e degli agrumi bloccata per effetto di ben 24 eventi estremi tra bombe d’acqua e tempeste di vento che si sono abbattute sull’Isola in soli due giorni secondo l’analisi della Coldiretti sulla base su dati dell’European Severe Weather Database.

"Di fronte al cambiamento climatico è necessario realizzare un piano invasi per contrastare la siccità ed aumentare la raccolta di acqua piovana oggi ferma ad appena l’11%"

sostiene il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel precisare che "insieme ad ANBI e soggetti pubblici e privati abbiamo pronti una serie di interventi immediatamente cantierabili che garantiscono acqua per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita". 
L’irrigazione può fare la differenza "consentendo anche di triplicare le rese in campo e per questo la Coldiretti - conclude Prandini - ha anche avviato una partnership con Israele per rafforzare sempre di più l’impegno sull’hi-tech".

Foto: coldiretti.it

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