di Valentina Oldani
Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto è intervenuto ai recenti Stati Generali della Transizione organizzati dall’associazione TES - Transizione Ecologica Solidale affermando che "La transizione ecologica significa anche transizione del lavoro, nuove professionalità, un sistema produttivo che deve cambiare pelle. Dobbiamo ribaltare il quadro odierno: al 2030 due terzi dell’energia dovrà arrivare da fonti rinnovabili, un terzo dal meno inquinante dei fossili, cioè il gas, per arrivare alla neutralità al 2050. Dobbiamo far percepire e accompagnare questo cambiamento, partendo dalle giovani generazioni".
Nel corso del suo intervento, il Ministro ha affrontato diversi temi dell'oggi, tra cui la direttiva sull’efficienza energetica degli edifici, il regolamento sui motori termici, le semplificazioni per incrementare le rinnovabili, contraddicendosi però su quanto appena detto circa la necessità dell'evoluzione del sistema produttivo italiano: "Per quanto riguarda il dibattito europeo sull’auto - ha affermato il Ministro - siamo tutti convinti che l’obiettivo finale sia l’aumento esponenziale dell’elettrico, ma ci sono anche altri percorsi, la tecnologia ci permette di andare avanti anche su altri fronti. Dobbiamo stare attenti a porre vincoli di legge tali da danneggiare il sistema produttivo, da qui discende la posizione dell’Italia e della Germania, Paesi produttori, che devono preoccuparsi di accompagnare questo cambiamento".
Il Senatore Michele Fina del Partito Democratico, Presidente onorario di TES, ha ricordato che "ci sono tanti fronti: il principale è quello della transizione energetica, che riguarda l’efficientamento energetico e la sfida delle rinnovabili, poi c’è il fronte del contrasto ai cambiamenti climatici. Intorno a queste sfide c’è l’idea che si può produrre nuovo lavoro, a patto che la transizione del sistema economico sia governata, va capito come non lasciare nessuno indietro. Non ci convince la politica del rinvio, figlia della convinzione che siamo fermi, ma in realtà siamo su un piano inclinato".
Sulla cosiddetta direttiva Case Green, Pichetto ha ricordato che "oggi gli immobili in classe G o che dovrebbero fare un doppio salto di classe energetica sono circa 3,5 milioni. Con 100 miliardi del Superbonus e altre misure siamo intervenuti su 360mila immobili e questo vorrebbe dire che per arrivare a 3,5 milioni ci vorrebbe un investimento di dieci volte tanto. Condividiamo l’obiettivo finale in pieno, ma una valutazione del percorso bisogna farla".
In campo energetico "Stiamo spingendo molto sulle aree idonee per installare le rinnovabili. Su questo - ha spiegato il Ministro - occorre un punto di equilibrio con Regioni ed Enti Locali per individuare i criteri evitando anche che le richieste autorizzative avvengano per tentativi a scandaglio. La tutela del Paesaggio è anche togliere il disordine e creare uno sviluppo diverso".
"Con la pandemia - ha anche affermato Pichetto - abbiamo fatto un salto in conoscenza digitale che avremmo fatto in 7-8 anni. Così come c’è stato un salto su questo tema, deve esserci nella percezione che il cambiamento in campo ambientale ed energetico è una opportunità, non un’imposizione".
In seguito sono intervenuti agli Stati Generali anche altri esponenti delle istituzioni, dell’economia, del mondo universitario e della ricerca, della rappresentanza sociale, tra cui WWF, ENEA, Confagricoltura, Elettricità Futura, Fillea Cgil, Unioncamere.
Imprese e lavoro: lo stato della transizione ecologica in Italia
Alessandro Rinaldi ha presentato i dati del Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne di cui è Direttore: per quanto riguarda le scelte di investimento del triennio 2022 - 2024 il 35% delle imprese dichiara di non avere avviato né la transizione ecologica né quella digitale, il 31% entrambe; il 9% delle imprese ha scelto investimenti finalizzati sia a contrastare l’aumento dei prezzi sia ad aumentare la propria competitività.
In due anni è cresciuta dal 29,7% del 2019 al 36,9% del 2021, la quota di imprese tra quelle che ritengono le competenze green di capitale importanza che hanno difficoltà a reperire competenze professionali.
Il dato più importante è una conferma di quanto siano cruciali gli investimenti nelle nuove tecnologie: nelle imprese che hanno avviato transizione green e digitale la produttività è cresciuta del 14%.
Ludovica Marinaro, Responsabile scientifica di TES, ha richiamato i dati IPSOS sul sentimento dei cittadini: il 69% delle persone si dichiara attenta alle questioni ambientali, l’82% ritiene che i cambiamenti climatici dipendono da attività umane, l’80% che arriveranno disastri ambientali se non si cambiano rapidamente abitudini.
RIPRODUZIONE RISERVATA ©Copyright FOOD&TEC
Condividi su: