Pichetto a Ecomondo:

Pichetto a Ecomondo: "Il mio non sarà un Ministero del no"

Per il Ministro dell'Ambiente gli obiettivi climatici devono essere valutati "a fianco di famiglie e imprese"

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10

Novembre
2022

di Valentina Oldani

Il neo Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, è intervenuto ieri in collegamento video agli Stati generali della green economy, nell'ambito della fiera Ecomondo-Key Energy a Rimini.
Riportiamo i passi più importanti che chiariscono le linee guida sui temi ambientali, climatici ed energetici del nuovo Esecutivo.
"Il mio - ha esordito Pichetto - non sarà un ministero del no. La sfida del governo è operare per avere una serie di certezze nei tempi e nelle scelte. Non possiamo avere procedure che durano anni: è necessario saper decidere e, nelle zone di dubbio, tenere insieme la valutazione ambientale ed economica con il contesto sociale".

Nessun passo di lato sugli obiettivi climatici, ma...

"Ambiente ed energia - ha affermato Pichetto - sono un binomio inscindibile: la madre di tutte le sfide globali è il superamento dell’utilizzo dei combustibili fossili, come stiamo vedendo alla COP27 di Sharm el Sheikh. Non facciamo nessun passo di lato sugli obiettivi climatici, ma una valutazione strategica a fianco di famiglie e imprese. La crisi energetica dei Paesi occidentali c’è e deve essere un acceleratore verso un’energia diversa".

Le virtù di gas e nucleare

"Il gas - ha osservato Pichetto - è oggi il nostro vettore di transizione: è meno impattante di carbone e petrolio, che usano altri Paesi europei, ma serve ad andare verso un domani basato fondamentalmente sulle rinnovabili: sul sole, sul vento, sull’uso razionale dell’acqua, anche sulla ricerca nel nucleare. Sarà fondamentale - ha proseguito Pichetto - per il prossimo inverno avere i due rigassificatori, quello di Ravenna stabile e quello di Piombino per un massimo di tre anni, perché agli italiani non venga a mancare il gas, l’energia per le imprese e la luce per le famiglie. Nei prossimi giorni è previsto un decreto con altri 10 miliardi, con l’impegno che avremo sul bilancio di previsione per almeno 30 miliardi".
Ricordiamo che solo pochi giorni fa, l’Energy&Strategy della School of Management del Politecnico di Milano ha pubblicato un report che certifica quanto l'Italia sia molto lontana dal target di riduzione delle emissioni di anidride carbonica al 2030, in quanto l'abbattimento di emissioni sarà solo di 1/4 del dovuto.

Facciamo sul serio

"L’Italia - ha detto Pichetto, commentando i dati emersi dallo studio della Fondazione Sviluppo Sostenibile - ha preso la transizione ecologica sul serio, a partire dall’economia circolare: siamo il Paese d’Europa più all’avanguardia e il PNRR destina oltre due miliardi proprio agli investimenti sulla Circular Economy. Siamo tra i Paesi più sostenibili e abbiamo una leadership da affermare, sostenere e ampliare".
Ma l'ultimo Rapporto ISTAT certifica che su alcuni obiettivi sono stati fatti passi indietro e si è registrato un rallentamento sugli altri.

Riferendosi poi al Regolamento europeo sugli imballaggi, il Ministro ha aggiunto che "l'Italia non può accettarlo: siamo pronti a discutere sulle modalità, ma il nostro è un modello vincente e lo dobbiamo perseguire. Ricordo che per prima l’Italia mise gli shopper monouso fuorilegge, determinando le critiche europee, poi il resto del Continente fece scelte analoghe. Diremo no a un regolamento che non condividiamo".

Il sistema produttivo deve cambiare pelle

"Noi - ha proseguito stentoreo Pichetto - dobbiamo aiutare a cambiare pelle al sistema produttivo: ciò significa anche accompagnare in una trasformazione moderna i settori che hanno futuro. Il nostro faro è raggiungere più in fretta possibile ciò che vogliono le imprese italiane che sviluppano più sensibilità verso la green economy, quelle dell’ambientalismo praticato e non enunciato".

"Clima, acqua, tutela del suolo e beni ambientali - ha concluso Pichetto - devono essere il nostro brand di sviluppo economico, l’occasione per fare un passo avanti, cogliendo tutte le opportunità di questo cambiamento. E noi vogliamo fare tutto questo attraverso il confronto, la collaborazione e la continua interlocuzione con le imprese, l’associazionismo e con coloro che si occupano di difesa del nostro ambiente".

Foto: mite.gov.it

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