Il 5 giugno di ogni anno ricorre la Giornata Mondiale dell'Ambiente promossa dalla Nazioni Unite. Per celebrarla diamo uno sguardo all'ultimo rapporto Waste Watcher e scopriamo che tre italiani su quattro (il 77%) si dicono preoccupati per la perdita della biodiversità, l'83% ha notato che nei mesi del lockdown l’aria è diventata più respirabile, uno su sette che mare, fiumi e laghi erano meno inquinati e il 60% che in cielo volavano più uccelli. E ora si dice pronto a cambiare, ridurre consumi e rifiuti, dal cibo all'acqua, a pedalare e andare a piedi invece di guidare per salvare la biodiversità. Il nuovo Rapporto #Biodiversità, I care 2020 dell'Osservatorio Waste Watcher di Last Minute Market/SWG è stato diffuso oggi da Fondazione Fico e Campagna Spreco Zero proprio perché la Giornata Mondiale dell'Ambiente è dedicata quest'anno alla Biodiversità.
"La parola ambiente - spiega il fondatore della campagna Spreco Zero Andrea Segrè, presidente di Fondazione FICO - esce da qualsiasi concetto astratto ed entra con prepotenza nella hit delle priorità di vita: ben sette italiani su dieci (68%), infatti, dimostrano di saper correttamente definire la biodiversità come una molteplicità di specie animali, vegetali e microorganismi e con altrettanta precisione quattro italiani su dieci mettono in collegamento la perdità di biodiversità e l'alterazione degli equilibri ed ecosistemi a conseguenze rilevanti se non addirittura catastrofiche per l'abitabilità terrestre, come la pandemia Covid-19".
Il 37% degli italiani manifesta "moderata preoccupazione" per la "perdita di natura". Solo un italiano su dieci (9%) ritiene che non valga la pena preoccuparsi, e che la diminuzione di biodiversità sia fisiologica al progresso.
Secondo un italiano su due (50%) sono necessari e urgenti prodotti e detersivi a basso impatto ambientale, mentre per il 42% degli intervistati la strada è privilegiare la varietà di prodotti agroalimentari del territorio. Per il 63% degli intervistati, la Dieta Mediterranea è lo stile alimentare più rappresentativo della biodiversità.
Un italiano su due (53%) si dichiara in prima linea nella raccolta differenziata e sempre il 50% degli intervistati ritiene si debba guardare innanzitutto alla prevenzione dello spreco alimentare.
Quattro intervistati su dieci (40%) sono disponibili a ridurre i propri consumi idrici ed energetici, e quasi altrettanti (37%) ad effettuare i piccoli spostamenti a piedi, in bicicletta, in monopattino.
Meno gradite altre tipologie di impegno sostenibile: la dotazione di pannelli solari, indicata solo da un intervistato su quattro (25%) o l'acquisto di auto elettriche (20%). Solo un italiano su dieci (12%) si dichiara disposto a ridurre i viaggi in aereo.
Il 13% infine ritiene che i suoi comportamenti siano già sufficientemente sostenibili.
Condividi su: