Passeggiare tra i vitigni centenari nelle Langhe

Passeggiare tra i vitigni centenari nelle Langhe

500 vitigni storici, già scomparsi in diverse aree del mondo, sono ora visibili ai piedi di uno dei castelli che fu del Conte Camillo Benso di Cavour

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22

Ottobre
2021

Un'esperienza nel tempo e nello spazio, alla scoperta di vigneti rari o ormai scomparsi provenienti dall’Italia settentrionale e dalle più remote aree del mondo: questo è la Collezione Ampelografica Grinzane Cavour, museo a cielo aperto dove vengono conservate anche le uve che hanno dato origine al pregiato Nebbiolo. Questa scoperta storica ed enologica è sostenuta dal Consorzio Albeisa attraverso la cura dei vitigni antichi e rari che costituiscono la Collezione. Il sito è visitabile poche settimane all’anno, nel periodo che precede la vendemmia e con la guida dei ricercatori del CNR Anna Schneider e Stefano Raimondi che quotidianamente animano l’attività di ricerca sulla biodiversità vinicola che avviene tra queste vigne.

"Questo vigneto rappresenta per il visitatore un’esperienza di viaggio nella viticoltura italiana e internazionale grazie al quale - spiega Marina Marcarino, Presidente di Albeisa - può immergersi in pieno nella conoscenza di vitigni parte di un patrimonio storico e scientifico inestimabile. Per questo motivo stiamo lavorando per dare un nuovo impulso alle visite guidate e permettere ai visitatori di conoscere una parte importante della tradizione e della ricchissima cultura enologica che si respira su queste colline uniche".

Il Consorzio Albeisa è impegnato per incentivare le finalità didattiche della Collezione storica, in quanto vero e proprio esempio del mantenimento della biodiversità della zona. La Collezione nasce nel 1992 quando il Centro Miglioramento Genetico della Vite del CNR di Torino piantò un primo vigneto rimasto attivo fino al 2014 in un lotto di terreno adiacente al vigneto attuale, oggi esteso più di un ettaro. Da quell’anno, il lavoro non si è mai fermato: molteplici varietà di uve sono state accolte nel vigneto, grazie anche agli studi dei ricercatori e alle segnalazioni di viticoltori, vivaisti, appassionati.

"Nell’ettaro e mezzo che la collezione occupa - fa sapere Stefano Raimondi, ricercatore CNR - abbiamo la possibilità di studiare vigne che arrivano dalla Liguria, dalla Valle D’Aosta e anche da Paesi come l’Armenia o l’Uzbekistan. Addirittura, il vigneto più antico presente nel territorio risale al 1200, una particolare varietà di Pignolo Spano che ora sta scomparendo in molte zone".
Il desiderio dei ricercatori e di Albeisa è riuscire a trasmettere al pubblico il valore di questi studi mettendo al centro proprio la Collezione Grinzane Cavour e il patrimonio che essa conserva.
Per informazioni e visite: info@albeisa.com


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