Partnership Cirfood - Gruppo Hera per pratiche di economia circolare

Partnership Cirfood - Gruppo Hera per pratiche di economia circolare

L'accordo triennale ha anche l'obiettivo di potenziare la differenziata e il recupero dei rifiuti

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03

Ottobre
2022

CIRFOOD, impresa cooperativa italiana di ristorazione collettiva e commerciale, e il Gruppo Hera, multiutility emiliano-romagnola, hanno firmato un protocollo d’intesa per collaborare su progetti mirati a favorire economia circolare, sostenibilità ambientale e mobilità sostenibile. L’accordo avrà una durata di tre anni e si svilupperà attraverso l’implementazione graduale di una serie di azioni e iniziative ambientali, a partire dai punti di ristorazione situati prevalentemente nei territori serviti da Hera, per poi estendere gradualmente il raggio d’azione alle altre regioni.
Saranno inoltre sviluppate congiuntamente attività di comunicazione rivolte sia ai dipendenti sia ai clienti con campagne mirate.

Segnalamo che solo nel 2021, CIRFOOD ha preparato oltre 77 milioni di pasti, impiegando quasi 12mila persone e gestendo 1.700 cucine e 120 pubblici esercizi. Da oggi, questa organizzazione avrà a disposizione le competenze del Gruppo Hera, primo operatore nazionale per rifiuti trattati che nel 2021 ha raggiunto il 66,4% di raccolta differenziata in media sui territori serviti (oltre 180 comuni con 3,2 milioni di cittadini).

I progetti di economia circolare, sostenibilità ambientale e mobilità sostenibile

In questo contesto economico e ambientale, i rifiuti rappresentano un tema sempre più urgente da affrontare. Con questa intesa, Hera e CIRFOOD hanno avviato una collaborazione su diversi progetti specifici in ambito sostenibilità ambientale: dalla lotta allo spreco alimentare, a soluzioni per una mobilità sostenibile, passando per lo studio di soluzioni coerenti con i principi dell’economia circolare sia nella scelta della tipologia degli imballaggi, sia nella gestione del loro fine vita, fino ad arrivare a soluzioni di valorizzazione degli scarti alimentari e non.
"Il rifiuto organico prodotto nei punti di ristorazione - fa sapere CIRFOD - potrà così essere utilizzato per la produzione di biometano e compost nell’impianto del Gruppo Hera a S. Agata Bolognese, mentre gli oli vegetali esausti, quelli che rimangono al termine delle preparazioni alimentari, ad esempio gli oli di frittura o quelli utilizzati per conservare gli alimenti, raccolti in modo differenziato potranno essere destinati alla produzione di biocarburante vegetale idrogenato, grazie alla partnership siglata dalla multiutility con Eni".

Hera e CIRFOOD collaboreranno anche per lo studio dei migliori materiali da utilizzare in alternativa alla plastica monouso, coniugando la sicurezza alimentare con il minor impatto ambientale possibile, e su progetti di riciclo della plastica utilizzata nei punti di ristorazione.
Hera potrà, inoltre, fornire supporto sulle modalità di raccolta differenziata e sul trattamento dei rifiuti prodotti.

I punti CIRFOOD coinvolti

Saranno 269 i punti di ristorazione di CIRFOOD potenzialmente coinvolti nei vari progetti del protocollo. Più nel dettaglio, a partire dal 1° settembre, sono 245 le cucine che conferiscono ad Hera gli oli alimentari esausti, mentre il rifiuto organico prodotto in 24 punti di ristorazione potrà essere utilizzato per la produzione di biometano e compost nell’impianto del Gruppo Hera di Sant’Agata Bolognese.
"Le sfide che abbiamo davanti a noi - dichiara Orazio Iacono, Amministratore Delegato del Gruppo Hera - richiedono una sempre maggiore valorizzazione di quelli che fino a ieri chiamavamo rifiuti e che invece, oggi, devono essere sempre più visti come risorse: opportunità per consumare meno materie prime e per creare e sostenere un’industria del recupero efficiente che contribuisca al benessere e alla prosperità delle nostre comunità".


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