Il Ministero della Salute ha pubblicato le Linee di indirizzo elaborate dai componenti del Tavolo di lavoro per la prevenzione e il contrasto del sovrappeso e dell’obesità approvate in Conferenza Stato-Regioni il 27 luglio 2022.
Il testo è aggiornato al 15 settembre 2022 ed è stato redatto da 30 esperti e scienziati, membri del Ministero della Salute e di altri enti come il CREA, la Società Italiana di Igiene, medicina preventiva e sanità pubblica e il Ministero dell’Università e della Ricerca.
Riportiamo quanto scritto in premessa e, in conclusione, l'accesso al documento.
Obesità e salute
L’obesità incide profondamente sullo stato di salute poiché si accompagna a importanti malattie quali il diabete mellito di tipo 2, l’ipertensione arteriosa, la cardiopatia ischemica e altre condizioni morbose che, in varia misura, peggiorano la qualità di vita e ne riducono la durata. Sovrappeso e obesità sono, inoltre, tra i principali fattori di rischio oncologico. I tipi di cancro resi più probabili da fattori quali l'obesità e il sovrappeso sono quelli dell'intestino (colon e retto), del rene, dell'esofago, del pancreas e della cistifellea, e per le donne si aggiungono il cancro del seno (nelle donne in post-menopausa), dell’endometrio e dell'ovaio.
Un'epidemia
La diffusione dell’obesità è aumentata nel tempo, raggiungendo dimensioni epidemiche, e costituisce ormai uno dei maggiori problemi di salute pubblica a livello mondiale, con una preoccupante espansione nell’età infantile che può provocare una precoce insorgenza di patologie croniche non trasmissibili. Inoltre, i bambini in sovrappeso o obesi hanno maggiori probabilità di diventare adulti obesi, rispetto a quelli di peso normale.
È necessario contrastare il sovrappeso e l’obesità anche nell’anziano, non solo per ridurre il rischio cardio-metabolico, ma soprattutto per ridurre la disabilità ad essi correlata.
Cause e ricadute socio-economiche dell'obesità
L’obesità è la risultante dell’interazione tra componenti comportamentali, sociali ed endocrino- metaboliche, alcune geneticamente determinate, altre riconducibili a fattori ambientali, e ha dei costi per la società. Dall’analisi dei costi economici, sociali e sanitari legati all’eccesso ponderale della popolazione di 52 Paesi (area dell’OCSE, Unione europea a 28 e Paesi del G20) emerge che gli Stati spendono, mediamente, l’8,4% del bilancio del sistema sanitario per curare le malattie legate all’eccesso di peso e che, in media, questo fattore è responsabile del 71% di tutti i costi delle cure per il diabete, del 23% dei costi delle cure per le malattie cardiovascolari e del 9% dei costi delle cure per i tumori. In Italia, il sovrappeso rappresenta il 9% della spesa sanitaria e riduce il PIL del 2,8%.
Nella UE a 28 Paesi, inoltre, le donne e gli uomini che rientrano nella fascia di reddito più bassa hanno rispettivamente il 90% e il 50% di probabilità in più di essere obesi rispetto alle persone che percepiscono redditi più alti, accrescendo le diseguaglianze di salute. Le stesse differenze di prevalenza di obesità per stato socio-economico si osservano nei bambini e adolescenti in diversi Paesi europei.
Come contrastarla
L’impatto dell’obesità e delle sue conseguenze richiede interventi urgenti e incisivi per contrastarne la diffusione. Sono necessarie politiche intersettoriali che tengano conto di tutti i determinanti socioculturali, ambientali, relazionali ed emotivi che influenzano le abitudini alimentari e lo stile di vita, con l’obiettivo di creare le condizioni per favorire scelte alimentari nutrizionalmente corrette, nonché di promuovere uno stile di vita attivo. In questa ottica è molto importante agire fin dal periodo preconcezionale e in gravidanza per contrastare sovrappeso e obesità nell’infanzia e nell’adolescenza e ridurne la prevalenza in età adulta.
La strategia nazionale si è sviluppata in linea con gli obiettivi dei piani d’azione promossi dall’OMS e dall’UE, in particolare con l’adozione dell’Action Plan on Childhood Obesity 2014-2020, finalizzato a implementare le politiche nazionali di contrasto all’obesità. Tuttavia, nonostante l’impegno profuso, molte delle azioni sinora intraprese nelle aree della prevenzione, della diagnosi e della terapia dell’obesità e delle sue complicanze hanno avuto prevalentemente carattere settoriale e frammentario, senza connessione con il disegno strategico generale. Occorre, inoltre, sottolineare che "prevenzione" e "cura" sono state a lungo considerate strategie distinte, appannaggio quasi esclusivo delle autorità sanitarie pubbliche per gli aspetti preventivi e del clinico per i trattamenti. Questo approccio ha comportato e comporta costi sanitari molto elevati, senza incidere in modo significativo. Il controllo dell’obesità e del sovrappeso, invece, richiede un approccio intersettoriale e multidisciplinare, con interventi coordinati a differenti livelli, per prevenirne l’insorgenza, assicurare la precoce presa in carico dei soggetti a rischio o ancora allo stadio iniziale, per rallentarne la progressione, al fine di evitare o ritardare quanto più possibile il ricorso a terapie farmacologiche o chirurgiche.
Il presente documento fornisce elementi di policy di sistema e di indirizzo sulle azioni necessarie per la prevenzione e il contrasto del sovrappeso e dell’obesità, in particolare quella infantile, con l’obiettivo di:
- fornire agli operatori e ai decisori istituzionali uno strumento per scelte organizzative e comportamenti professionali omogenei
- individuare un percorso integrato e condiviso tra l’area preventiva e quella clinica per un precoce, sinergico e simultaneo inquadramento preventivo e clinico-nutrizionale, che rappresenti anche un anello di raccordo tra la medicina di base, i Servizi Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN) dei Dipartimenti di Prevenzione e i diversi setting di cura specialistici ambulatoriali/ospedalieri
- definire i campi di applicazione della classificazione eziologica e fenotipica dell’obesità, i criteri diagnostici attraverso l’utilizzo di test biochimici e metodiche di riferimento.
Linee di indirizzo per la prevenzione e il contrasto del sovrappeso e dell’obesità →
Photo by kennethkonica
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