Latte non italiano nella Mozzarella di Bufala? Un test lo rileva

Latte non italiano nella Mozzarella di Bufala? Un test lo rileva

Realizzata dal CNR, la ricerca permette di scoprire le caratteristiche genetiche di latte importato in un prodotto derivante da materie prime italiane. Questa scoperta consentirà di realizzare test veloci anche nei punti vendita

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prodotti, mercati, tecnologie, processi di filiera

20

Maggio
2019

Un test per evidenziare la presenza di latte importato in un prodotto tipicamente italiano come la mozzarella di bufala campana DOP. Ad averlo realizzato sono i ricercatori dell'Istituto per il Sistema Produzione Animale in Ambiente Mediterraneo del CNR e pubblicato su Food Chemistry. I ricercatori del CNR-Ispaam hanno messo a punto un sistema in grado di rilevare una delle forme di adulterazione più comuni di uno dei prodotti di punta dell’agroalimentare italiano.

Attraverso l’analisi proteomica delle caseine è stato possibile riconoscere dei marcatori molecolari indicatori della presenza di latte e/o cagliata di bufala di provenienza straniera, miscelati con latte prodotto in Italia. Questa scoperta consentirà, dunque, di realizzare test di routine veloci ed economici per individuare eventuali adulterazioni di latte e formaggi da bufala campana con materie prime non provenienti dall'areale di produzione.

“Finalmente si potrà smettere di dubitare circa la provenienza della tanto apprezzata Mozzarella di Bufala Campana DOP - dice la ricercatrice Simonetta Caira, che ha coordinato il lavoro -. Il latte delle nostre bufale ha caratteristiche genetiche che lo differenziano da quello proveniente da altri Paesi. La metodica analitica messa a punto potrà essere applicata sia sul latte o cagliata in arrivo al caseificio sia sul prodotto finale, e quindi direttamente derivante dai banconi del supermercato. In tal modo si potrà garantire la qualità e la genuinità del prodotto lungo tutta la filiera di produzione”.

Questo lavoro si inserisce nella più ampia attività del CNR-Ispaam nell’ambito dell’applicazione di approcci proteomici alle produzioni agroalimentari. “In particolare - dice Andrea Scaloni, direttore dell’Istituto - l’Ispaam-CNR partecipa alla nuova infrastruttura di ricerca Europea per il settore Health & Food denominata Metrofood - Infrastructure for promoting Metrology in Food and Nutrition, che ha lo scopo di sviluppare nuove tecnologie e fornire servizi metrologici avanzati nel settore agroalimentare con la finalità di garantire il valore dell’intera filiera produttiva, la sicurezza-qualità-tracciabilità-autenticità delle produzioni e, conseguentemente, contribuire a uno sviluppo sostenibile dei territori di produzione e alla salute dei consumatori”.

Fonte: CNR - Ispaam

A non-canonical phosphorylation site in β-casein A from non-Mediterranean water buffalo makes quantifiable the adulteration of Italian milk with foreign material by combined isoelectrofocusing-immunoblotting procedures


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