La transizione ecologica per il nuovo Governo: agroalimentare in primis

La transizione ecologica per il nuovo Governo: agroalimentare in primis

Nel suo intervento alla Camera, Conte mette al bando "il frastuono dei proclami inutili e delle dichiarazioni bellicose" invocando un linguaggio "mite". Il programma si focalizza anche sulla sostenibilità e sui cambiamenti delle filiere produttive

Notizie dal mondo agroalimentare:
prodotti, mercati, tecnologie, processi di filiera

09

Settembre
2019

Vasti e impegnativi sono i punti del programma di Governo che oggi, attraverso le parole del premier Giuseppe Conte, hanno preannunciato la realizzazione di un "nuovo umanesimo". Il discorso tenuto dal primo ministro alla Camera dei Deputati per il voto della fiducia è, infatti, volato altissimo, promettendo ciò che da 72 anni dovrebbe essere la normalità per gli italiani: godere i frutti dell'applicazione della Costituzione.

Scuola, ricerca, innovazione, giustizia sociale, crescita inclusiva, equità fiscale, "green new deal"... tante le parole d'ordine pronunciate alla Camera che ci aspettiamo vengano riempite presto di contenuti.

Cruciale e vitale sarà il cambio del modello di sviluppo economico che dovrà incarnare il nuovo corso green con, parole di Conte, la "rigenerazione urbana, la riconversione energetica verso un progressivo e sempre più diffuso ricorso alle fonti rinnovabili, la protezione della biodiversità e dei mari, il contrasto ai cambiamenti climatici". Viene annunciata l'introduzione di una normativa che "non consenta più il rilascio di nuove concessioni di trivellazione per estrazione di idrocarburi". Di più: la protezione dell’ambiente, delle biodiversità e lo sviluppo sostenibile dovranno essere inseriti tra i princìpi fondamentali del nostro sistema costituzionale.

"Tutto il sistema produttivo dovrà orientarsi in questa direzione promuovendo prassi socialmente responsabili che valgano a rendere quanto più efficace la transizione ecologica e indirizzino il sistema produttivo verso un’economia circolare - ha approfondito Conte - che favorisca la cultura del riciclo e dismetta definitivamente la cultura del rifiuto. Siamo di fronte a cambiamenti epocali, che impongono, a tutti i livelli di governance, di ripensare modelli economici, sociali e di tutela ambientale, per creare nuove opportunità di sviluppo personale, ridurre le disuguaglianze, fare in modo che altre non si creino in futuro e, garantire l’equità intergenerazionale, per non compromettere la qualità di vita delle generazioni future". Ecco che in questo contesto l’agricoltura e l’agroalimentare rappresentano i comparti decisivi. Per il nuovo Governo è necessario:

  • sviluppare la filiera agricola e biologica, le migliori e più innovative pratiche agronomiche;
  • conservare e accrescere la qualità del territorio;
  • sostenere le aziende agricole promosse dai giovani;
  • investire nella ricerca individuando come prioritari la sostenibilità delle coltivazioni e il contrasto dei mutamenti climatici, con particolare attenzione all’uso efficiente e attento della risorsa idrica.

Nel programma si annuncia anche la massima attenzione al rafforzamento delle regole europee per l’etichettatura e la tracciabilità degli alimenti.
Prioritarie saranno le politiche per la messa in sicurezza del territorio e per il contrasto al dissesto idrogeologico.

Non sfugge l'importanza della competizione sui mercati "globali": il Governo intende sviluppare una strategia di integrale rafforzamento di tutti gli strumenti che promuovano efficacemente il made in Italy. In questa strategia saranno coinvolte le ambasciate e verranno poste "le basi per potenziare tutte le connesse attività di sostegno alle nostre imprese esportatrici: consulenza giuridica ed economica, agevole accesso a un ampio ventaglio di strumenti finanziari e assicurativi". Di certo una visione coerente dell’internazionalizzazione del Paese non può trascurare il ruolo del turismo, settore che contribuisce per più del 10% al nostro PIL ma che può crescere anche grazie a "una seria revisione della sua governance pubblica per promuovere i multiformi percorsi del turismo, attraverso il recupero e la valorizzazione del nostro patrimonio naturale, storico, artistico e culturale."

Il primo episodio del Conte 2 è parso "bellissimo". Aspettiamo le altre puntate.


Condividi su: