La Germania propone un'etichetta sul benessere animale

La Germania propone un'etichetta sul benessere animale

La mozione tedesca, presentata in Commissione agricoltura, ha ricevuto l'ok da Italia, Francia e Spagna. Obiettivo: un'etichettatura basata sul rispetto di regole produttive che valorizzino le migliori pratiche zootecniche e le scelte etiche

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prodotti, mercati, tecnologie, processi di filiera

28

Gennaio
2020

Un'etichetta comune europea per indicare i prodotti alimentari realizzati con un'attenzione particolare al benessere animale: è la proposta presentata dalla Germania in Consiglio Agricoltura, che ha ricevuto l'adesione di oltre dieci Paesi, tra cui Italia, Francia e Spagna, con i distinguo di Danimarca, Polonia e Ungheria che hanno insistito sulla necessità di un sistema volontario.

"Anche a nostro avviso - ha commentato la Ministra Teresa Bellanova  - è giunto il momento di introdurre un sistema di etichettatura trasparente, basato sul rigoroso rispetto di regole produttive in grado di valorizzare le migliori pratiche zootecniche e, nel rispetto della biosicurezza, l'allevamento all'aperto, soprattutto quello transumante, la cui pratica è stata recentemente riconosciuta anche dall'Unesco".

In Italia il MiPAAF collabora con Ministero della Salute e le Regioni per realizzare una completa integrazione delle azioni di programmazione con quelle di controllo attuate lungo la filiera produttiva, e si intende utilizzare, a supporto del sistema di certificazione e etichettatura dei prodotti di origine animale, il sistema di misurazione del benessere animale Classyfarm, presentato ai Capi servizi veterinari nel corso della riunione di Helsinki nel novembre 2019.

"Il benessere animale - ha concluso Bellanova  - gioca un ruolo di primo piano nel miglioramento della sostenibilità delle produzioni zootecniche e nella lotta contro la resistenza antimicrobica e rappresenta quindi uno degli obiettivi chiave da raggiungere nel prossimo ciclo di programmazione della Politica agricola comune, sia per sostenere la competitività delle diverse filiere zootecniche sia per la gestione delle problematiche sanitarie. Per questo servono adeguati sostegni economici pubblici per gli allevatori".


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