Incendi: 15 anni per ricostruire i boschi distrutti

Incendi: 15 anni per ricostruire i boschi distrutti

Cancellati centinaia di ettari nel Carso e in Versilia. Coldiretti pubblica il decalogo salva boschi

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22

Luglio
2022

Per ricostituire i boschi ridotti in cenere dal fuoco ci vorranno fino a 15 anni con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo: è quanto stima la Coldiretti sugli effetti degli incendi divampati in Italia che hanno distrutto centinaia di ettari, dal Carso triestino al comune versiliese di Massarosa, dove è stato necessario procedere all’evacuazione di intere famiglie, ma roghi sono divampati a macchia di leopardo da Bolzano alla Sicilia e in Italia centrale.
Nelle aree bruciate dagli incendi, sottolinea la Coldiretti, saranno impedite tutte le attività umane tradizionali e la scoperta del territorio da parte di appassionati ma viene anche a mancare un importante polmone verde.

Ogni rogo costa agli italiani oltre 10.000 euro all’ettaro fra spese immediate per lo spegnimento e la bonifica e quelle a lungo termine per la ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici delle aree devastate.

Se certamente il divampare delle fiamme è favorito dal clima anomalo con alte temperature e siccità, a preoccupare, sottolinea la Coldiretti, è la disattenzione e l’azione dei piromani con il 60% degli incendi che si stima sia causato volontariamente. Le alte temperature e l’assenza di precipitazioni hanno inaridito i terreni favorendo l’innesco degli incendi nelle campagne e nei boschi spesso abbandonati a causa della chiusura delle aziende agricole che non possono più svolgere una funzione di controllo e monitoraggio per intervenire tempestivamente.
La Coldiretti chiede di osservare tutte le prescrizioni e i divieti ma anche di segnalare prontamente eventuali focolai e ringrazia tutte le forze impegnate nelle operazioni di spegnimento.
Il 2022 si classifica fino ad ora come l’anno più caldo di sempre con una temperatura addirittura superiore di 0,76 gradi rispetto alla media storica ma si registrano anche precipitazioni praticamente dimezzate lungo la Penisola con un calo del 45%, secondo l’analisi della Coldiretti su dati ISAC CNR relativi al primo semestre 2022.

Ecco il decalogo salva boschi

La Coldiretti ha elaborato il decalogo salva boschi in riferimento al divampare incendi in Italia contro i quali è importante l’azione di prevenzione.
La prima regola per non causare l’insorgenza di un incendio nel bosco è quella di evitare di accendere fuochi non solo nelle aree boscate, ma anche in quelle coltivate o nelle vicinanze di esse, mentre nelle aree attrezzate, dove è consentito, occorre controllare costantemente la fiamma e verificare prima di andare via non solo che il fuoco sia spento, ma anche che le braci siano completamente fredde. Soprattutto nelle campagne, precisa la Coldiretti, non gettare mai mozziconi o fiammiferi accesi dall’automobile e nel momento in cui si è scelto il posto dove fermarsi verificare che la marmitta della vettura non sia a contatto con erba secca che potrebbe incendiarsi.
Inoltre non abbandonare mai rifiuti o immondizie nelle zone boscate o in loro prossimità e in particolare, evitare la dispersione nell’ambiente di contenitori sotto pressione, bombolette di gas, deodoranti, vernici, che con le elevate temperature potrebbero esplodere o incendiarsi facilmente.

Nel caso in cui venga avvistato un incendio, consiglia la Coldiretti, non prendere iniziative autonome, ma occorre mantenersi sempre a favore di vento evitando di farsi accerchiare dalle fiamme per informare tempestivamente le autorità responsabili con i numeri di emergenza disponibili.
Dal momento che, conclude la Coldiretti, un elevato numero degli incendi è opera di piromani o di criminali interessati alla distruzione dei boschi, occorre collaborare con le autorità responsabili per fermare comportamenti sospetti o dolosi favoriti dallo stato di abbandono dei boschi nazionali.


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