A cura della Redazione F&T
Il 29 novembre si è svolta all’Accademia dei Georgofili la giornata studio Il Tecnologo Alimentare nella strategia Farm to Fork e Biodiversity realizzata insieme all’Ordine dei Tecnologi alimentari per evidenziare la reputazione sociale dei Tecnologi Alimentari che ancora oggi, a distanza di 20 anni dall’insediamento dell’ordine professionale, sono poco conosciuti al di fuori del loro ambito e degli addetti ai lavori.
Le relazioni, fra le altre, della dottoressa Valentina Vasta sulla produzione di alimenti e ingredienti sostenibili e del dottor Stefano Zardetto sui processi di trasformazione alimentare sostenibile hanno evidenziato il ruolo fondamentale della figura del TA nella trasformazione dei prodotti alimentari, nella loro gestione e sicurezza e nel mantenimento delle caratteristiche organolettiche fino a fine shelf life.
Grande enfasi è stato dato al ruolo strategico nella gestione degli scarti e dei sottoprodotti dell’industria alimentare, temi al centro dell’attività lavorativa dei tecnologi alimentari che, da sempre, si occupano dell’ottimizzazione dei processi produttivi, non solo in termini di resa ma soprattutto nell'ottica di sostenibilità energetica e di impatto della produzione in termini di economia circolare.
Il professor Paolo Fantozzi, moderatore dell’evento e Presidente del Comitato consultivo dei Georgofili per le tecnologie alimentari, ha dichiarato: "Dalla giornata sono emerse delle importanti considerazioni. In primis quella che le tecnologie alimentari possono essere finemente governate per aumentare l’efficienza, ridurre gli sprechi e i consumi dei processi di produzione, favorire l’impiego di energie rinnovabili e sostenere l’economia circolare. Anche le così dette attività ancillari, che sono essenziali per la produzione e commercializzazione di un alimento, possono essere svolte all’insegna della sostenibilità. Facciamo riferimento, per esempio, ai processi di sanificazione, pest control, manutenzione, qualifica dei fornitori, formazione del personale, comunicazione e marketing. È emerso inoltre che le linee strategiche d’intervento riguardano certamente l’utilizzo efficiente degli input di base (acqua ed energia) attraverso l’efficientamento e l’ottimizzazione dei processi, l’ottimizzazione del packaging e la corretta gestione degli imballaggi post-uso ed infine l’approvvigionamento sostenibile e l’utilizzo di formulazioni innovative a ridotto impatto ambientale".
La giornata ha messo in evidenza la centralità del ruolo del tecnologo alimentare per il sistema alimentare italiano: possiede, infatti, una visione complessiva della filiera che permette di promuovere sostenibilità e resilienza nell’evoluzione dei processi di trasformazione degli alimenti.
Al fine di creare una filiera della conoscenza efficiente, la giornata si è conclusa auspicando la creazione di un rapporto sempre più stretto e intenso tra gli attori della filiera agroalimentare con la possibilità di una federazione tra i Dottori Agronomi e i Tecnologi Alimentari.
Immagine: tecnologialimentari.it
RIPRODUZIONE RISERVATA ©Copyright FOOD&TEC
Condividi su: