Il G20 per la global tax e il clima

Il G20 per la global tax e il clima

Si è concluso ieri all'Arsenale di Venezia il G20 Economia a presidenza italiana

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12

Luglio
2021

Manca ancora l'adesione di sette Paesi, tra cui Irlanda, Ungheria ed Estonia, all'accordo per una più equa tassazione internazionale, ma i Paesi del G20 di Venezia che hanno approvato la riforma rappresentano il 90% del Pil mondiale, situazione che mette sicuramente in un angolo chi ancora fa resistenza per continuare a sfruttare i vantaggi di essere un paradiso fiscale.

L’accordo definitivo sulla tassa minima globale dovrebbe essere sancito al G20 di ottobre sulla base del documento concordato in sede Ocse che prevede:

  • per le multinazionali con un fatturato superiore a 20 miliardi (un centinaio in tutto), la tassazione dei profitti, se superano il 10% dei ricavi, nei Paesi dove operano per una quota tra il 20 e il 30%
  • per le multinazionali, anche quelle del settore alimentare, con un fatturato di almeno 750 milioni di euro i profitti saranno tassati a un’aliquota minima del 15%.

Questa tassazione dovrebbe ridurre la convenienza delle multinazionali a inviare gli utili nei paradisi fiscali dato che i Paesi che applicano un prelievo inferiore (per esempio l’Irlanda, il 12,5%) dovranno restituire la differenza (2,5 punti, nell’esempio) ai Paesi dove la multinazionale vende beni e servizi.

Dopo l'accordo sulla global tax il G20 ha gettato le fondamenta per la futura conferenza Cop26 di novembre, mettendo il tema in testa all'agenda.

“La centralità della crescita sostenibile e la necessità di accelerare gli investimenti verdi e gli interventi per una transizione equa e inclusiva, inclusi i meccanismi per conseguire un prezzo del carbonio adeguato alla emissioni” sono le indicazioni emerse dalla Conferenza internazionale sul cambiamento climatico, organizzata dal Ministero dell’Economia e dalla Banca d’Italia, a margine del G20.

La Conferenza - è scritto in un comunicato diffuso al termine - ha fornito un notevole contributo al dibattito sulle politiche per la decarbonizzazione e sul ruolo dei mercati finanziari nel gestire rischi e opportunità della transizione.

Photo Credits: Joseph Costa


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