I vantaggi economici, competitivi e di reputazione derivanti da scelte sostenibili

I vantaggi economici, competitivi e di reputazione derivanti da scelte sostenibili

Flavio Boccia, professore del Department of Economic and Legal Studies “Parthenope” University of Naples ha evidenziato che la sostenibilità deve diventare parte integrante del core business aziendale

Notizie dal mondo agroalimentare:
prodotti, mercati, tecnologie, processi di filiera

16

Maggio
2022

Le azioni strategiche dei grandi gruppi multinazionali, così come delle piccole e medie realtà, vanno ideate e implementate tenendo conto sia dei risvolti economici che esse possono produrre sia degli impatti socio-ambientali che inevitabilmente possono generare.

Le scelte aziendali mirate all’introduzione di elementi green, ad esempio, oltre a rispettare la natura, vanno anche incontro alle necessità del cliente: questo atteggiamento crea fiducia nei consumatori, che avvertono un impegno reale e costante da parte dell’impresa. In questo modo aumenta la reputazione di impresa ovvero la credibilità che l’azienda ha di fronte alla società, in merito a tematiche che la società stessa reputa fondamentali.

La reputazione può essere definita come “la percezione delle azioni passate e future di una azienda che ne determinano l’attrattività generale agli occhi dei suoi interlocutori, a confronto con i principali concorrenti”.

Oltre ai benefici in termini di immagine e reputazione, sono numerosi i vantaggi per le aziende derivati dall'adozione di pratiche e comportamenti sostenibili: aumento delle vendite, migliori modalità lavorative, minore impatto ambientale della produzione ecc.

È, però, fondamentale integrare la sostenibilità nel business come indicato in figura 1.

Figura 1 - Corporate Social Responsibility

Creare valore sociale e ambientale ed economico

Perché oggi l’impresa ha il dovere o la necessità di agire nella creazione di valore sociale e ambientale ed economico? Secondo Boccia le motivazioni sono queste:

  • L’evoluzione dei modelli di acquisto dei consumatori, sempre più attenti a fare spese responsabili e alle dinamiche reputazionali dell’azienda a cui si rivolgono
  • Impatti economici del cambiamento climatico: sono dimostrati i costi diretti e indiretti dovuti al cambio del clima
  • Valore economico della “green & blue economy”, che incide direttamente sulla reputazione aziendale
  • Necessità di crescita del benessere collettivo, come leva per lo sviluppo del contesto in cui opera l’azienda.

Inoltre i canali comunicativi sono fondamentali per diffondere una cultura della sostenibilità, come indicato in figura 2.

Figura 2 - La Comunicazione

Gli esempi virtuosi di grandi aziende

Boccia ha poi passato in rassegna alcuni comportamenti virtuosi di alcune aziende del settore. Eccoli in sintesi:

  • Ferrero con Ferrero Farming Values mira a realizzare catene di fornitura sostenibili, migliorando le condizioni delle aree rurali e della comunità
  • Barilla: ha dato il via al progetto «Cartacrusca», volto a recuperare la crusca non più utilizzabile per il consumo alimentare per renderla materia prima per la produzione di carta
  • Illy: ha sviluppato la teoria della Virtuous Agriculture, un progetto che combina l’agricoltura sostenibile con un focus sulla rigenerazione dell’ambiente arricchendo il suolo con carbonio organico
  • Ferrarelle: è l’unico produttore di acque dotato di uno stabilimento di proprietà dedicato al riciclo. Le bottiglie contengono plastica interamente riciclata da loro. Dal 2021, l’azienda è diventata una società benefit,
  • Eataly, l’azienda dedicata alla vendita e distribuzione di prodotti alimentari, ha scelto di commercializzare solo prodotti compostabili (che non devono essere smaltiti in discarica) e che contribuiscono alla creazione di compost di qualità, creando di fatto il primo megastore completamente sostenibile
  • Carte d’Or ha sviluppato un nuovo packaging, che rende le proprie vaschette compostabili e riciclabili senza però compromettere l’integrità del prodotto. Le confezioni sono realizzate in carta compostabile certificata PEFC, realizzata dunque con materia prima prelevata da foreste controllate e gestite responsabilmente e con la certificazione OK COMPOST.

Sintesi del contributo presentato in occasione di ToolSy.
Qui lo Speciale ToolSy, il network di OM dedicato agli strumenti per filiere alimentari sostenibili


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