Le azioni strategiche dei grandi gruppi multinazionali, così come delle piccole e medie realtà, vanno ideate e implementate tenendo conto sia dei risvolti economici che esse possono produrre sia degli impatti socio-ambientali che inevitabilmente possono generare.
Le scelte aziendali mirate all’introduzione di elementi green, ad esempio, oltre a rispettare la natura, vanno anche incontro alle necessità del cliente: questo atteggiamento crea fiducia nei consumatori, che avvertono un impegno reale e costante da parte dell’impresa. In questo modo aumenta la reputazione di impresa ovvero la credibilità che l’azienda ha di fronte alla società, in merito a tematiche che la società stessa reputa fondamentali.
La reputazione può essere definita come “la percezione delle azioni passate e future di una azienda che ne determinano l’attrattività generale agli occhi dei suoi interlocutori, a confronto con i principali concorrenti”.
Oltre ai benefici in termini di immagine e reputazione, sono numerosi i vantaggi per le aziende derivati dall'adozione di pratiche e comportamenti sostenibili: aumento delle vendite, migliori modalità lavorative, minore impatto ambientale della produzione ecc.
È, però, fondamentale integrare la sostenibilità nel business come indicato in figura 1.
Figura 1 - Corporate Social Responsibility
Creare valore sociale e ambientale ed economico
Perché oggi l’impresa ha il dovere o la necessità di agire nella creazione di valore sociale e ambientale ed economico? Secondo Boccia le motivazioni sono queste:
L’evoluzione dei modelli di acquisto dei consumatori, sempre più attenti a fare spese responsabili e alle dinamiche reputazionali dell’azienda a cui si rivolgono
Impatti economici del cambiamento climatico: sono dimostrati i costi diretti e indiretti dovuti al cambio del clima
Valore economico della “green & blue economy”, che incide direttamente sulla reputazione aziendale
Necessità di crescita del benessere collettivo, come leva per lo sviluppo del contesto in cui opera l’azienda.
Inoltre i canali comunicativi sono fondamentali per diffondere una cultura della sostenibilità, come indicato in figura 2.
Figura 2 - La Comunicazione
Gli esempi virtuosi di grandi aziende
Boccia ha poi passato in rassegna alcuni comportamenti virtuosi di alcune aziende del settore. Eccoli in sintesi:
Ferrero con Ferrero Farming Values mira a realizzare catene di fornitura sostenibili, migliorando le condizioni delle aree rurali e della comunità
Barilla: ha dato il via al progetto «Cartacrusca», volto a recuperare la crusca non più utilizzabile per il consumo alimentare per renderla materia prima per la produzione di carta
Illy: ha sviluppato la teoria della Virtuous Agriculture, un progetto che combina l’agricoltura sostenibile con un focus sulla rigenerazione dell’ambiente arricchendo il suolo con carbonio organico
Ferrarelle: è l’unico produttore di acque dotato di uno stabilimento di proprietà dedicato al riciclo. Le bottiglie contengono plastica interamente riciclata da loro. Dal 2021, l’azienda è diventata una società benefit,
Eataly, l’azienda dedicata alla vendita e distribuzione di prodotti alimentari, ha scelto di commercializzare solo prodotti compostabili (che non devono essere smaltiti in discarica) e che contribuiscono alla creazione di compost di qualità, creando di fatto il primo megastore completamente sostenibile
Carte d’Or ha sviluppato un nuovo packaging, che rende le proprie vaschette compostabili e riciclabili senza però compromettere l’integrità del prodotto. Le confezioni sono realizzate in carta compostabile certificata PEFC, realizzata dunque con materia prima prelevata da foreste controllate e gestite responsabilmente e con la certificazione OK COMPOST.
Sintesi del contributo presentato in occasione di ToolSy.
Qui lo Speciale ToolSy, il network di OM dedicato agli strumenti per filiere alimentari sostenibili →
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