I prodotti integrali riducono il rischio di mortalità fino al 24% e sono fondamentali per una dieta sana e sostenibile ma, nonostante i benefici, le ricerche dimostrano che il loro consumo rimane troppo basso. A livello mondiale si stima che venga assunto meno di un quarto della dose giornaliera consigliata di prodotti integrali. Di questo e altri temi si parla durante il dibattito virtuale globale "Building Healthy, Sustainable, and Resilient Food Systems" che si tiene durante l'International Whole Grain Day, la Giornata internazionale dei prodotti integrali, il 19 novembre 2020.
L'integrale fa bene anche all'ambiente: secondo una ricerca WWF passare a una dieta ricca di prodotti integrali, con frutta, verdura, meno zucchero, meno olio, meno grassi e carne può ridurre la perdita della fauna fino al 46%, fermare la deforestazione e diminuire del 30% le emissioni di gas.
La richiesta ai Governi del mondo
La Whole Grain Initiative, con il supporto delle 50 organizzazioni che la costituiscono, chiede ai Governi di adottare delle misure che aiutino l'opinione pubblica a comprendere i benefici legati al consumo di prodotti integrali, proponendo tre misure:
- indicazioni dietetiche uniformi che mettano in primo piano i prodotti integrali
- etichette sul fronte del pack che riconoscano chiaramente il contributo dei prodotti integrali
- campagne informative e di marketing a vantaggio dei prodotti integrali.
"Il consumo di 50g di prodotti integrali al giorno porta a una riduzione del rischio di mortalità fino al 24% - ha sottolineato Patrizia Fracassi, Responsabile della Nutrizione e dei Sistemi Alimentari della FAO -. Purtroppo meno del 50% della popolazione mondiale raggiunge questo livello".
Photo by Bon Vivant
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