I plant based food piacciono agli italiani, in 22 milioni li hanno inseriti nella dieta

I plant based food piacciono agli italiani, in 22 milioni li hanno inseriti nella dieta

Unionfood: il mercato vale 490 milioni. Corretta nutrizione e sostenibilità i driver della crescita

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prodotti, mercati, tecnologie, processi di filiera

06

Aprile
2023

A cura della Redazione F&T

Sono stati appena diffusi i dati di mercato dei prodotti nati come alternativa al cibo di origine animale: i plant based food. Secondo i numeri del Gruppo Prodotti a base Vegetale di Unione Italiana Food, nel 2022 il comparto è riuscito a crescere a volume del 2,8% mentre a valore, spinto dall’inflazione, la crescita è stata dell’8% toccando 490 milioni di giro d'affari.
La gamma di cibi a base di proteine vegetali presente sul mercato è molto ampia e si va dai burger e piatti pronti ai gelati e dessert, passando per i prodotti al cucchiaio fermentati alle bevande vegetali: tutti prodotti realizzati partendo da proteine vegetali, ovvero di verdura, legumi, cereali, semi o alghe.


Per Lucilla Titta, biologa nutrizionista e ricercatrice presso l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano la novità dei prodotti a base vegetale "risiede nel modo in cui ingredienti di origine vegetale vengono usati per creare qualcosa che prima non esisteva e che i consumatori hanno dimostrato di apprezzare".

In effetti i dati dicono che oggi oltre 1 italiano su 2 li acquista con regolarità e il 25% di chi non li ha mai provati dichiara che lo farà.

A fronte di un aumento complessivo delle confezioni vendute pari quasi al 3%, spiccano gli incrementi a volume a due cifre di burger e piatti pronti (gastronomia e salumi +11,7%); il +2,6% messo a segno da gelati e dessert e la tenuta delle bevande vegetali (+0,4%).

"I plant based sono entrati nelle scelte alimentari di moltissime famiglie in Italia. Oggi sono oltre 22 milioni i consumatori che li hanno provati - ha spiegato Salvatore Castiglione, presidente Gruppo prodotti a base vegetale di Unione Italiana Food - e poi inseriti regolarmente nella propria dieta. Una scelta forte e indiscutibilmente consapevole. La ricerca lo conferma: chi li acquista sa bene cosa sono i plant based e cosa sta mangiando". S
econdo un’indagine Astraricerche per il Gruppo prodotti a base vegetale di Unionfood il 75,5% di chi già conosce questi prodotti sa esattamente di cosa sono fatti i plant-based (con punte dell’80% tra i consumatori abituali e nelle fasce d’età più adulta) e solo l’1,4% dichiara di non saperlo; il restante 23,1% dimostra di avere una conoscenza parziale di questi prodotti.
Il merito è attribuibile alle etichette a cui nove consumatori abituali su dieci, otto su dieci per i consumatori in generale, prestano molta attenzione.

Fra gli italiani che conoscono i plant-based, due su tre li consuma abitualmente e uno su quattro li ha introdotti nel proprio regime alimentare su base settimanale mentre solo due su 10 non li hanno mai consumati.

Tra le ragioni di questo successo, la bontà (71,3%), la digeribilità (71,1%), un aiuto per una corretta nutrizione (71%) e la sostenibilità (70,3%).

Spingono il consumo di questi prodotti anche l’esigenza di variare l’alimentazione quotidiana (41,8%, percentuale che sale tra gli over 55), e la voglia di ridurre il consumo di proteine animali (32,2%).

Photo by
Daniel Cuklev

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