A cura di Amina Ciampella
Quello che appare chiaro a tutte le persone di buon senso è che soltanto azioni interconnesse e sinergiche, azioni win-win sul breve e lungo periodo, possono avvicinarci alla sostenibilità delle attività umane e quindi alla tutela del capitale naturale già ampiamente eroso che andrebbe, invece, rigenerato.
Sappiamo che lo sviluppo per essere sostenibile si basa su tre dimensioni: economica-sociale-ambientale.
Quella economica rimanda sia alla produzione e al commercio interni a ogni Paese sia internazionali. La dimensione sociale significa dignità, salute e benessere di tutti i cittadini. Quella ambientale richiama la riduzione degli impatti delle attività umane.
Possediamo molte di queste competenze e sensibilità, spesso in modo frazionato e non sistematicamente interconnesso. Possiamo identificare un metodo, ad esempio il Quality Function Deployment (QFD), ed estenderlo in questo senso per introdurre in azienda e nei servizi le dimensioni necessarie alla “nostra” declinazione di sostenibilità.
La catena agroalimentare
Solo un numero, che denuncia un’enormità: la FAO, Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, stima in 1,3 miliardi circa di tonnellate/anno gli sprechi/perdite alimentari nel mondo, pari a circa un terzo della produzione di alimenti destinati alla nutrizione umana.

L’obiettivo 12, garantire modelli sostenibili di produzione e consumo, vede coinvolte le imprese alimentari, di ogni dimensione. È il nostro obiettivo principe, madre di una miriade di sotto obiettivi che possiamo e dobbiamo ritrovare nelle filiere che ci riguardano: riduzione degli impatti, uso di energie rinnovabili, riduzione di scarti e sprechi, acquisti sostenibili, reimpiego di sottoprodotti, composizione salutistica dei prodotti, valorizzazione dell’innovazione tecnologica, packaging e molto, molto altro ancora.
La piramide demografica
Nel volume World Population Prospects: The 2017 Revision, Volume II: Demographic Profiles curato dal United Nations Department of Economic and Social Affairs/Population Division si possono osservare i profili demografici “futuri” del mondo. Limitandoci all’Italia, si nota come dalla classica piramide degli anni '50, siamo passati all’anfora dei nostri giorni e arriveremo probabilmente al cilindro del XXII secolo.

Population by age groups and sex (absolute numbers). The data are in thousands or millions. The projection period 2015-2100 refer to the medium fertility variant.
Sempre meno giovani, sempre più anziani, sempre più vegliardi! Come cambieranno i consumi? Come seguire dinamicamente questi mutamenti? Ma soprattutto: come riorientare sostenibilmente il mercato?
⇒ I 17 goal
⇒ I nostri impegni: cosa fa OM
⇒ SDG - Call for action
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