I giovani sono sempre più orientati verso consumi sostenibili

I giovani sono sempre più orientati verso consumi sostenibili

La sensibilità è maggiore fra Millennials e Gen Z delle economie emergenti

Notizie dal mondo agroalimentare:
prodotti, mercati, tecnologie, processi di filiera

04

Febbraio
2022

I giovani consumatori sono sempre più orientati ad uno stile di vita "sostenibile" e attenti nel fare scelte in ambiti specifici come l’alimentazione, i viaggi, la moda, la casa e anche più disponibili ad affrontare cambiamenti coerenti con i propri valori: è ciò che emerge da uno studio del Credit Suisse Research Institute, che ha preso in esame le risposte di 10mila persone in dieci Paesi, di età compresa tra 16 e 40 anni a proposito di:

  • il valore della sostenibilità per i giovani consumatori e consumatrici
  • la probabilità che i loro consumi si orientino verso prodotti e servizi sostenibili
  • le categorie di spesa destinate ad avvertirne maggiormente gli effetti.

Uno dei principali risultati pubblicati su The young consumer and a path to sustainability è che il livello di impegno per la tematica della sostenibilità è nettamente più elevato tra i consumatori appartenenti al gruppo dei Millennials (i nati tra il 1981 e il 1995) e della Generazione Z (i nati tra il 1996 e il 2010) nelle economie emergenti rispetto a quelli che vivono nei Paesi sviluppati.
La quota di consumatori attenti all’ambiente, disposti ad accettare eventuali norme più severe se necessarie, a pagare un prezzo più alto per prodotti sostenibili e a spostare i consumi verso prodotti più sostenibili è più elevata in Messico, India e Cina: considerando che questi giovani diventeranno i consumatori con il più alto livello di spesa nei prossimi decenni, è importante comprenderne i valori e le preferenze di consumo
Per i giovani consumatori di Francia, Germania e Stati Uniti sembra invece emergere il contrario.

Problemi ambientali: ansia, fiducia, educazione

Dal sondaggio emerge anche un alto livello di ansia tra i consumatori più giovani in relazione alla sostenibilità: in tutti i dieci Paesi, il 65%-90% di loro si dice preoccupato o molto preoccupato per l’ambiente. Ma la fiducia in un futuro più sostenibile è bassa: meno del 30% ritiene infatti che gli obiettivi di lungo termine di lotta al cambiamento climatico verranno probabilmente raggiunti. Ciononostante, circa il 75% dei giovani consumatori sensibili alle problematiche ambientali intende vivere in modo sostenibile in futuro, mentre il 25% cercherà di convincere familiari e amici a fare lo stesso.

L’analisi mette in evidenza che è molto alta la convinzione che per creare un mondo più sostenibile occorra educare maggiormente i consumatori riguardo all’intensità ambientale di prodotti e servizi di consumo. I risultati evidenziano una coerente correlazione positiva tra impegno dei consumatori per la sostenibilità e livello di istruzione. Circa il 60% dei consumatori intervistati sottolinea che per aumentare la sostenibilità è necessaria una maggiore attenzione a questo tema nell’ambito dell’istruzione.

Vietare i prodotti non sostenibili

I giovani consumatori mostrano una forte disponibilità a spendere di più per prodotti sostenibili, come energia solare, isolamento termico per la casa e veicoli elettrici. Oltre ad assumersi la responsabilità sul piano personale, ritengono che sia necessario vietare e tassare i prodotti non sostenibili, così come migliorare le conoscenze e imporre alle imprese una governance e requisiti di rendicontazione più severi. Resta elevato lo scetticismo sui dati pubblicati dalle aziende e sul loro modo di riferire in materia di sostenibilità.

Il food

Per quanto riguarda specifici ambiti di consumo, i giovani si mostrano fortemente motivati a seguire una dieta più sostenibile, riducendo soprattutto il consumo di prodotti di fast food e carne.
Le prospettive di crescita per gli alimenti alternativi appaiono solide, con il 66% degli intervistati intenzionato ad acquistare più prodotti a base vegetale in alternativa a carne e latticini.
Quasi il 40% dei consumatori interpellati preoccupati per l’ambiente vuole già provare la carne coltivata.

Moda, trasporto, energia

Stando ai risultati del sondaggio, più del 40% dei consumatori considera l’industria della moda insostenibile e, in termini netti, una quota ancora maggiore di intervistati prevede di ridurre il proprio consumo di capi fast fashion e marchi di lusso.

Per quanto riguarda le scelte di viaggio e trasporto nei prossimi anni: il 63% degli intervistati prevede di acquistare un veicolo elettrico/ibrido, percentuale più di tre volte superiore all’attuale 19% di proprietari di un veicolo elettrico/ibrido. Questa preferenza è ancora più marcata tra i giovani dei mercati emergenti, i consumatori con un’istruzione di livello bachelor o superiore, e i consumatori di età compresa tra 25 e 30 anni.
Le preferenze dei consumatori riguardo agli spostamenti in aereo potrebbero invece cambiare più lentamente.

Come osservato per altri settori, i giovani consumatori dei Paesi emergenti sono più inclini di quelli dei Paesi sviluppati a investire in tecnologie di risparmio energetico per la loro abitazione. La mancanza di conoscenze costituisce però un ostacolo importante all’adozione di tecnologie di risparmio energetico, in particolare le pompe di calore.
I giovani interpellati si sono inoltre detti più propensi a effettuare questo tipo di investimenti se ci fosse maggiore evidenza della riduzione dei costi energetici mensili o una migliore comprensione dei benefici per l’ambiente.

The young consumer and a path to sustainability →


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