Haarlem, prima città al mondo a vietare la pubblicità della carne

Haarlem, prima città al mondo a vietare la pubblicità della carne

Dal 2024 il Comune olandese emanerà il divieto per contrastare la crisi climatica

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08

Settembre
2022

La città olandese di Haarlem diventerà la prima al mondo a vietare ogni tipo di pubblicità della carne nel tentativo di ridurre i consumi e, conseguentemente, le emissioni di gas serra.
A partire dal 2024, il Comune, situato a ovest di Amsterdam e con una popolazione di circa 160.000 abitanti, emanerà il divieto dopo aver aggiunto la carne a un elenco di prodotti ritenuti responsabili della crisi climatica.

Come riporta il Guardian, non saranno dunque consentite pubblicità sugli autobus e negli spazi pubblici della città, con una decisione che ha scatenato polemiche all'interno del consiglio comunale perché limiterebbe la libertà di espressione.

Una ricerca di Greenpeace indica che per raggiungere l'obiettivo dell'UE di emissioni zero entro il 2050, il consumo di carne deve essere ridotto a 24 chili per persona all'anno, rispetto all'attuale media di 82 chili.

Stime recenti affermano che la produzione alimentare globale è responsabile di 1/3 di tutte le emissioni responsabili del riscaldamento del pianeta, con l'uso di animali per la carne che rappresenta il doppio dell'inquinamento della produzione di alimenti a base vegetale.

Ziggy Klazes, Consigliera del partito verde GroenLinks che ha fatto la mozione del divieto, ha detto alla radio Haarlem105 di ignorare che Haarlem sarebbe stata la prima città al mondo a intraprendere questa strada: "È un segnale: se venisse raccolto a livello nazionale - ha commentato Klazes - sarebbe solo molto bello".

Secondo la filiera olandese della carne, il provvedimento "va troppo in là nel dire alle persone cosa è meglio per loro".

A queste accuse ha risposto Klazes, affermando che l’amministrazione non vieta il consumo di carne e non si occupa "di ciò che le persone cucinano. Se le persone vogliono continuare a mangiare carne non glielo impediremo, ma non possiamo dirgli che c’è una crisi climatica e, allo stesso tempo, incoraggiarle a comprare prodotti che fanno parte delle cause di questa stessa crisi".

Stando a diversi studi riportati anche dalla FAO, l’Organizzazione delle Nazioni unite per l’alimentazione e l’agricoltura, le emissioni di gas serra dovute agli allevamenti di bestiame sarebbero pari a circa 7,1 gigatonnellate all’anno, il 14,5% di tutte le emissioni di CO2 provocate dagli esseri umani. L’impatto ambientale degli allevamenti somma anche la distruzione delle foreste, abbattute per far spazio ai pascoli, e i fertilizzanti ricchi di azoto.

Il divieto di pubblicità di Haarlem riguarda anche i voli per le vacanze, i combustibili fossili e le auto alimentate a combustibili fossili, ed è posticipato al 2024 a causa dei contratti in essere con le aziende che vendono i prodotti.

Foto: holland.com


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