Gli ultimi 7 anni sono stati i più caldi a livello globale

Gli ultimi 7 anni sono stati i più caldi a livello globale

Rapporto Copernicus: l'aumento delle concentrazioni di CO2 è proseguito anche nel 2021. 414 parti per milione

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11

Gennaio
2022

Gli ultimi sette anni sono stati, con netto margine, i più caldi a livello globale e le concentrazioni di anidride carbonica e metano continuano ad aumentare. È quanto emerge dal Rapporto annuale del Copernicus Climate Change Service dell'Unione Europea.
Il 2021 è stato tra gli anni più freschi, insieme al 2015 e al 2018. Ma l'Europa ha vissuto la sua estate più calda, seppur simile alle precedenti estati più calde del 2010 e del 2018. Luglio ha registrato episodi di precipitazioni molto intense nell'Europa centro-occidentale in una regione con suoli prossimi alla saturazione, che hanno causato gravi inondazioni in diversi Paesi. Tra questi i più colpiti sono stati la Germania, il Belgio, il Lussemburgo e i Paesi Bassi.

La regione Mediterranea ha vissuto un'ondata di calore durante il mese di luglio e parte di agosto, con temperature elevate che hanno interessato in modo particolare Grecia, Spagna e Italia. Gli esperti del servizio climate change di Copernicus ricordano la temperatura di 48,8 gradi, record europeo registrato in Sicilia, anche se il dato va ancora confermato.
Il prolungarsi del picco del caldo ha facilitato la moltiplicazione di incendi intensi, in particolare nel Mediterraneo orientale e centrale. La Turchia è stato uno dei Paesi più colpiti, assieme a Grecia, Italia, Spagna, Portogallo, Albania, Macedonia del Nord, Algeria e Tunisia.
Gli incendi hanno dato un contributo all’incremento della CO2 pari a 1.850 megatonnellate.

A livello globale, il 2021 è stato il quinto anno più caldo mai registrato, ma solo leggermente più caldo del 2015 e del 2018. La temperatura media annuale è stata di 0,3°C al di sopra della temperatura del periodo di riferimento 1991-2020 e di 1,1-1,2°C al di sopra del livello preindustriale del 1850-1900.
"Il 2021 è stato l’ennesimo anno di temperature estreme con l’estate più calda in Europa, ondate di caldo nel Mediterraneo, per non parlare delle alte temperature senza precedenti in Nord America. Questi eventi - ha dichiarato Carlo Buontempo, direttore del Copernicus Climate Change Service - sono un chiaro promemoria: dobbiamo fare passi decisi ed efficaci verso una società sostenibile e lavorare per ridurre le emissioni nette di carbonio".

L'analisi preliminare dei dati satellitari indica invece che la tendenza al progressivo aumento delle concentrazioni di anidride carbonica è proseguita nel 2021 portando a un record globale annuo medio di concentrazione di CO2, circa 414.3 parti per milioni (ppm) rispetto alle 280 nell’era preindustriale. Una crescita pari a quasi il 50% in due secoli che ci porta a valori non toccati da almeno 2 milioni di anni. Il mese con la più elevata concentrazione è stato aprile 2021, durante il quale la media mensile globale di CO2 ha raggiunto 416.1 ppm.

In aumento anche la concentrazione di metano che ha toccato quota 1.876 parti per miliardo.


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