Il 20 dicembre 2017, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione con la quale ha dichiarato il 20 maggio di ogni anno la Giornata mondiale delle api. Fu la Slovenia a proporre alle Nazioni Unite di istituire la ricorrenza e, dopo tre anni di sforzi internazionali, gli Stati membri approvarono all’unanimità la proposta. Gli attivisti e le organizzazioni chiedono alle persone di tutto il mondo di fare di più per aiutare e proteggere le api. La FAO sta esortando i governi, le aziende private, i ricercatori i consumatori, ad agire per aiutare a proteggere questi meravigliosi insetti.
Sull'orlo dell'estinzione
L'istituzione della giornata ha tenuto conto in particolare di un rapporto che ha portato alla ribalta mondiale il declino a cui stanno andando incontro le api e gli altri impollinatori: il Rapporto di valutazione tematico su impollinatori, impollinazione e produzione alimentare, pubblicato nel febbraio 2016 daIl’IPBES - Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services. Nel documento si stima che un numero crescente di specie di impollinatori in tutto il mondo è sull'orlo dell'estinzione a causa di diversi tipi pressione, molti dei quali prodotte dall'uomo.
Le cause sono molteplici e concatenate e sono le stesse che stanno portando al declino della biodiversità: distruzione, degradazione e frammentazione degli habitat, inquinamento in particolare da pesticidi, cambiamenti climatici e diffusione di specie aliene invasive, patogeni e parassiti tra cui specie invasive come l'acaro varroa (Varroa destructor), il calabrone asiatico (Vespa velutina) e il piccolo scarabeo dell'alveare (Aethina tumida).
Lo scopo della risoluzione è riportare all’attenzione dei cittadini, dei media e dei decisori politici l'importanza delle api e in generale di tutti gli impollinatori, api, vespe, farfalle, coccinelle, ragni, rettili, uccelli, finanche mammiferi, per la sicurezza alimentare, la sussistenza di centinaia di milioni di persone e per il funzionamento degli ecosistemi e la conservazione degli habitat.
Cosa fanno gli impollinatori per il pianeta
Grazie ad api e altri insetti impollinatori, l’84% delle principali colture coltivate per il consumo umano in Europa è in grado di migliorare la qualità e i rendimenti di prodotti come frutta, verdura e frutta secca.
La produzione agricola mondiale direttamente associata all'impollinazione animale rappresenta un valore economico stimato tra 235 e 577 miliardi di dollari.
Secondo il Rapporto sullo Stato del Capitale Naturale in Italia la valutazione economica del servizio di impollinazione delle aree agricole italiane è pari a circa 3 miliardi di euro l’anno.
Impegnarsi per impedire la scomparsa degli impollinatori significa fare qualcosa per il futuro della sicurezza alimentare in tutto il mondo.
Nell'unione Europea ci sono almeno 600.000 apicoltori, che gestiscono 17 milioni di alveari e producono circa 250.000 tonnellate di miele l’anno.
In Italia, gli apicoltori censiti al 2020 erano 65.000, in costante aumento. In aumento è anche il numero degli alveari (1.950.000 unità nel 2020), con una produzione di miele stimata in circa 25.000 tonnellate. Negli ultimi anni proprio gli apicoltori devono fronteggiare la riduzione del numero delle colonie di api e il declino delle loro popolazioni. Il fenomeno, conosciuto come spopolamento degli alveari o moria delle api, è stato segnalato dagli apicoltori sin dal 2003 e si concentra in primavera, in coincidenza del periodo di maggiore bottinamento delle api. Fa notare l'Ispra che i rischi legati a parassiti e malattie possono essere ridotti attraverso una migliore individuazione e gestione delle malattie e l’adozione di pratiche corrette di gestione dell’apiario e l’osservazione dei regolamenti globali relativi al commercio e alla circolazione delle api.
Le attività del WWF
Per ribadire quanto sia grave la situazione, il WWF fa sapere che un recente studio condotto nel Regno Unito, analizzando gli impatti con i parabrezza delle auto, ha documentato un calo di quasi il 60% nel numero di insetti alati dal 2004. In Germania, l’abbondanza degli insetti è calata del 78% tra il 2008 e il 2017. A livello globale il Living Planet Index calcolato per le farfalle ha mostrato un calo medio del 49% nell’abbondanza delle popolazioni monitorate dal 1990 al 2017. Questo significa che più del 40% degli impollinatori è a rischio di estinzione a livello globale, in particolare api selvatiche e farfalle.
Il progetto Diamo una casa alle api
Per dare una risposta concreta a questo crollo verticale, il WWF promuove il progetto Diamo una casa alle api, realizzato grazie alla campagna di raccolta fondi sulla piattaforma ForFunding di Intesa Sanpaolo, con l’obiettivo di sensibilizzare le persone sull’importanza degli impollinatori e il loro valore per il nostro capitale naturale, dalla produzione di cibo al valore per le nostre economie. Il progetto mira, inoltre, ad azioni concrete: realizzare e gestire in 20 Oasi WWF su tutto il territorio nazionale (da Valmanera in Piemonte all’Angitola in Calabria, dai Ghirardi in Emilia a Serranella in Abruzzo, da Valpredina in Lombardia a Torre Salsa in Sicilia) delle aree per facilitare la vita a questi importantissimi insetti.
Ogni Oasi ha visto la creazione di aree arricchite con piante nettarifere e pollinifere per l’alimentazione degli impollinatori, ma anche con bee hotel, veri e propri rifugi per api e altri insetti, che potranno diventare case per singoli impollinatori o per intere colonie, oltre a cartelli illustrativi per sensibilizzare i visitatori sull’importanza di queste specie.
Ma tutto questo non basta: "è indispensabile - afferma l'associazione in una nota - mettere al bando i pesticidi più nocivi per gli insetti impollinatori, lasciare più spazio alla biodiversità negli ambienti agricoli, contrastare il cambiamento climatico, anche attraverso delle iniziative organizzate in diverse parti d’Italia, a cui WWF intende partecipare".
Tante attività dedicate alle api
Il tema degli impollinatori è centrare nelle attività del WWF, durante tutto l’anno, dalle azioni di advocacy sui decisori politici, al coinvolgimento dei cittadini con attività di informazione e attività con le scuole, ad iniziative istituzionali, alle attività concrete in campo in collaborazione con aziende, Enti gestori di aree naturali protette e Associazioni dell’agricoltura biologica.
Il WWF è impegnato per la tutela degli insetti impollinatori anche con la presentazione di osservazioni alla proposta del Piano Strategico Nazionale della PAC (Politica Agricola Comune), con la Coalizione #CambiamoAgricoltura che riunisce oltre 90 Associazioni e comitati di cittadini e promuove proposte di emendamenti alla Legge di Stabilità finalizzate ad eliminare le agevolazioni fiscali sui pesticidi e fertilizzanti chimici.
Le giornate delle Oasi 2022
Nei prossimi due weekend, dal 21 al 29 maggio, sarà possibile partecipare all’apertura straordinaria delle 100 Oasi WWF, con attività e visite guidate dedicate agli insetti impollinatori per riscoprire tutti Il richiamo della Natura a contatto con le realtà locali.
Giornata delle Oasi 2022: il richiamo della Natura →
Gli eventi della Giornata mondiale 2022
Il tema principale della festa di quest'anno sono i giovani e l'apicoltura: i giovani dovrebbero essere consapevoli del significato degli impollinatori e della loro protezione e apprendere le abilità dell'apicoltura che vengono tramandate di generazione in generazione. Il trasferimento di conoscenze è di eccezionale importanza per il futuro dell'apicoltura.
Numerosi eventi stanno per svolgersi nel mondo. Qui potete trovarne una panoramica →
Maggiori informazioni:
Sito web della Giornata mondiale delle api →
Giornata mondiale delle api sul sito web della FAO →
Pagina Facebook della Giornata Mondiale delle Api →
Fonti: Ispra e WWF
Foto: wwf.it
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