2021 Cross Country Report Waste Watcher International Observatory è la prima indagine globale sullo spreco alimentare che ha coinvolto cittadini di otto Paesi del mondo, tra i quali l’Italia. Pubblicato in occasione della della 2° Giornata internazionale di consapevolezza sulle perdite e gli sprechi alimentari che cade il 29 settembre, lo studio è stato realizzato dall’Osservatorio Waste Watcher e promosso dalla campagna Spreco zero con Ipsos e l’Università di Bologna.
Italia, Spagna, Germania, Regno Unito, Russia, Stati Uniti, Canada e Cina i Paesi studiati e, sorpesa, gli italiani guidano la classifica dei cittadini più virtuosi, con solo poco più di mezzo chilo (529 grammi) di cibo sprecato a testa nell'arco di una settimana. Gli statunitensi autodenunciano lo spreco di quasi un chilo e mezzo (1.453 grammi) di cibo settimanale, seguiti dai cinesi con 1.153 grammi, quindi i canadesi con 1.144 grammi. Seguono i tedeschi con 1.081 grammi, e quindi, sotto il chilo ci sono i cittadini inglesi (949 grammi), spagnoli (836 grammi) e russi (672 grammi).
Secondo il report, il 71% degli spagnoli getta il cibo meno di una volta alla settimana. A seguire, con percentuali pressochè identiche, ci sono russi, tedeschi e italiani.
In generale dallo studio emerge una divisione tra Paesi europei e Paesi nordamericani/Cina con i secondi decisamente meno virtuosi.
Per quanto riguarda le scelte alimentari, quelle più frequenti sono il cibo della tradizione per russi e cinesi, mentre gli italiani sono al top per la scelta di alimenti della Dieta Mediterranea, russi e tedeschi puntano all'economicità degli acquisti, quattro cittadini cinesi su dieci guardano invece alla qualità. Il 40% dei tedeschi ammette di aver un’alimentazione confusa.
Gli alimenti più sprecati
I prodotti alimentari maggiormente buttati nella spazzatura dagli abitanti di questi otto Paesi sono: Frutta e verdura, Pane, Yogurt, Latticini, Cipolle aglio e affini.
L’Osservatorio Waste Watcher cerca di rilevare le cause di tali sprechi: tra le prime c’è la dimenticanza: vale per il 50% degli italiani, russi, spagnoli e tedeschi. Il 72% dei cinesi invece ammette di non voler riutilizzare gli avanzi.
Sulla necessità di trovare una soluzione concordano tutti i cittadini degli 8 Paesi intervistati. Tra le proposte più apprezzate c’è l’educazione alimentare nelle scuole e per gli adulti, promossa da circa l’80% degli interrogati.
Da notare che nei diversi Paesi sono differenti i significati che vengono dati allo spreco alimentare: per gli europei, specie italiani, e i cinesi gettare il cibo è immorale, mentre per l’area anglofona il dispiacere è soprattutto di tipo economico.
2021 Cross Country Report Waste Watcher International Observatory è stato presentato il 28 settembre presso l'Associazione stampa estera, a Roma, dal fondatore campagna Spreco Zero Andrea Segrè, direttore scientifico Waste Watcher, ordinario Università di Bologna, con il Direttore Scientifico IPSOS Enzo Risso e il coordinatore Cross Country Report Matteo Vittuari, Università di Bologna-Distal.
Fra gli altri, sono intervenuti Stefano Patuanelli, Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, (in collegamento), Marina Sereni, Vice Ministra degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Maximo Torero, Chief Economist FAO, Maurizio Martina, Vice Direttore Generale Aggiunto FAO.
Il confronto incrociato sulle abitudini di acquisto, gestione e fruizione del cibo ha coinvolto 8.000 cittadini per ogni Paese, mentre l'indagine è stata rivolta a 1.000 cittadini per ogni Paese (campione rigorosamente statistico) per sensibilizzare sui temi dello spreco alimentare.
Condividi su: