Sono già 72 le domande presentate dalle imprese italiane prima delle festività natalizie per progetti atti ad applicare soluzioni di Economia Circolare. Il nuovo incentivo del Ministero dello Sviluppo economico è partito il 10 dicembre 2020 e ha l'obiettivo di favorire la riconversione delle attività produttive verso un modello di economia che mantiene il più a lungo possibile il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse e che riduce al minimo la produzione di rifiuti.
L'ammontare complessivo di risorse richieste al 22 dicembre è pari a circa 76 milioni. Di questi, 59 milioni sono finanziamenti agevolati e 17 milioni contributi a fondo perduto.
La misura è gestita da Invitalia ed ENEA, ed è stata attivata con il Decreto 11 giugno 2020 nell’ambito del Fondo per la crescita sostenibile. La dotazione finanziaria complessiva è di 219,8 milioni di euro, così suddivisi:
157 milioni di euro per la concessione dei finanziamenti agevolati, a valere sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca, di cui:
- 150 milioni destinati ai progetti realizzati sull’intero territorio nazionale
- 5 milioni destinati ai progetti realizzati nel territorio della Regione Basilicata e 2 milioni destinati ai progetti realizzati nel territorio della Regione Piemonte
62,8 milioni di euro per la concessione dei contributi a fondo perduto, di cui:
- 40 milioni a valere sul Fondo sviluppo e coesione, destinati per l’80% ai progetti realizzati nelle regioni del Mezzogiorno e per il 20% a quelli realizzati nelle regioni del Centro-nord
- 20 milioni a valere sul Fondo per la crescita sostenibile, destinati ai progetti realizzati sull’intero territorio nazionale
- 2 milioni a valere sulle risorse della Regione Basilicata e 800 mila euro a valere sulle risorse della Regione Piemonte, rese disponibili per l’agevolazione di progetti realizzati nel territorio di ciascuna Regione.
Al momento la Lombardia è la Regione con il maggior numero di richieste presentate, seguita da Emilia Romagna e Veneto.
Il MiSE comunica che numerose altre domande sono in corso di compilazione.
I progetti di ricerca e sviluppo provengono soprattutto da grandi e medie imprese e riguardano la fabbricazione e trasformazione avanzata di beni, nonché i materiali avanzati.
La disponibilità finanziaria consente alle imprese interessate, in particolare a quelle presenti nel Mezzogiorno, di continuare a presentare nei prossimi giorni le domande per l'agevolazione.
Cosa può essere finanziato
L’incentivo sostiene attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, strettamente connesse tra loro in relazione all'obiettivo previsto dal progetto e finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti.
L’obiettivo dei progetti deve essere la riconversione produttiva delle attività economiche nell’ambito dell’economia circolare, in una o più delle seguenti linee di intervento:
- innovazioni di prodotto e di processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse e di trattamento e trasformazione dei rifiuti
- progettazione e sperimentazione prototipale di modelli tecnologici integrati finalizzati al rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale
- sistemi, strumenti e metodologie per lo sviluppo delle tecnologie per la fornitura, l'uso razionale e la sanificazione dell'acqua
- strumenti tecnologici innovativi in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo
- sperimentazione di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging) che prevedano anche l'utilizzo di materiali recuperati
- sistemi di selezione del materiale multileggero, al fine di aumentare le quote di recupero e di riciclo di materiali piccoli e leggeri.
Sono ammissibili progetti con elevato contenuto di innovazione tecnologica e sostenibilità, realizzati nell’ambito del ciclo produttivo e rilevanti per l’economia circolare (individuati dall’allegato n. 2 al decreto 11 giugno 2020).
I progetti ammissibili inoltre devono:
- essere realizzati nell'ambito di una o più unità locali sul territorio nazionale
- prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 500 mila euro e non superiori a 2 milioni di euro
- avere una durata non inferiore a 12 mesi e non superiore a 36 mesi.
Economia circolare - Guida alla presentazione della domanda
Credits: MiSE.
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