È partito il progetto per promuovere il turismo enogastronomico legato ai prodotti agroalimentari e vitivinicoli italiani DOP IGP, a partire dalle esperienze dei Consorzi di tutela e delle aziende associate. Se n'è parlato durante l’incontro Turismo DOP organizzato dal Consorzio di tutela dell’Olio Riviera Ligure DOP e da Fondazione Qualivita nell’ambito di Oliveti Aperti 2022, tenutosi a Lucinasco, con la partecipazione del Ministro del Turismo Massimo Garavaglia, del Vice Presidente e Assessore all’Agricoltura della Regione Liguria Alessandro Piana e dell’Assessore al Turismo della Regione Liguria Giovanni Berrino.
I rappresentanti del mondo DOP IGP e del settore turistico, degli enti territoriali e delle istituzioni, hanno condiviso la visione del progetto promosso da Fondazione Qualivita e Origin Italia,
che ha lo scopo di costituire una rete di Consorzi e imprese impegnati in attività di turismo esperienziale sui prodotti DOP IGP, per realizzare strumenti di marketing innovativi e iniziative di sistema capaci di dialogare al meglio, in Italia e all’estero, con il crescente mercato del turismo enogastronomico.
I destinatari di Turismo DOP
- Consorzi di tutela
- Aziende del settore agroalimentare
- Istituzioni
- Media
- Operatori del turismo
- Food blogger.
Le attività
- Pianificazione e organizzazione
- Coinvolgimento di aziende del territorio
- Segreteria tecnica e organizzativa per il calendario del tour
- Produzione del materiale di comunicazione.
In Italia il settore turistico genera 210 miliardi di valore aggiunto, pari al 6% del totale nazionale (ISTAT), ed è sempre più forte il ruolo giocato dal binomio cibo-viaggio: se nel 2016 nel nostro Paese un turista su cinque (21%) sceglieva una meta principalmente motivato dall’esperienza enogastronomica, nel 2021 ciò accade per oltre un turista su due, il 55% (Fonte: Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2021).
Oggi è forte l’interesse di chi viaggia di andare oltre al solo consumo dei prodotti tipici ricercando esperienze in grado di farne conoscere le origini, i metodi di produzione, il territorio, le vicende storiche, artistiche e sociali.
In questi anni molti Consorzi di tutela si sono impegnati nella costruzione di iniziative per facilitare l’incontro fra le proprie imprese, i turisti e gli operatori del settore, sempre più desiderosi di proporre delle vere e proprie esperienze enogastronomiche certificate, come quelle raccontate nel corso della tavola rotonda: da Oliveti Aperti del Consorzio dell’olio Riviera Ligure DOP, a Caseifici Aperti dei Consorzi del Parmigiano Reggiano DOP e del Pecorino Toscano DOP, da Made in Malga del Consorzio Asiago DOP, fino a Acetaie Aperte del Consorzio Aceto Balsamico di Modena IGP e A cena col paesaggio del Consorzio del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG.
Durante il convegno è emerso che i prodotti DOP IGP hanno assunto un ruolo strategico nel settore turistico in una logica di sistema territoriale: da un lato, le imprese agroalimentari e vitivinicole investono in un nuovo modello aziendale che concepisce i propri spazi non solo come luoghi di produzione, ma anche per la conoscenza e l’acquisto del prodotto; dall’altro, i Consorzi portano avanti progettualità che vanno dall’educazione alimentare alla valorizzazione delle vere eccellenze del mondo rurale. Un approccio in linea con quanto definito dalle recenti evoluzioni normative attraverso i Decreti sull’enoturismo (2019) e sull’oleoturismo (2022), che riconoscendo il valore strategico del settore, definiscono le linee guida e i requisiti per l’esercizio delle attività turistiche, commerciali, formative e informative inerenti le produzioni vinicole e olivicole del territorio con particolare riguardo alle Indicazioni Geografiche DOP e IGP.
Foto: olivetiaperti.it
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