La Commissione europea ha presentato misure per limitare le importazioni di materie prime legate alla deforestazione. La lista include legno, soia, carni bovine, caffè, cacao e olio di palma. E anche prodotti derivati come mobili, cioccolata e cuoio.
Il sistema si basa su un sistema di tracciabilità rafforzata, con l'obbligo per gli operatori di raccogliere e comunicare le coordinate geografiche del terreno in cui sono state prodotte le merci importate. Le misure hanno l'obiettivo di obbligare le imprese a garantire che solo i prodotti non proveninenti da aree deforestate siano commercializzati nella UE.
La Commissione realizzerà e gestirà un sistema per identificare i Paesi che presentano un rischio basso, medio o alto di produrre materie prime e prodotti "non esenti da deforestazione o non in conformità con la legislazione del Paese produttore".
I controlli saranno affidati agli Stati membri che potranno sospendere l'immissione sul mercato UE di materie prime e prodotti ritenuti causa della deforestazione.
"Chi consuma le foreste non avrà accesso al mercato unico UE". Lo scrive su Twitter il commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, commentando le nuove misure presentate da Bruxelles per limitare le importazioni di materie prime legate alla deforestazione. "Non sarà consentita la vendita di carne, soia, olio di palma, legno, cacao e caffè prodotti in aree di nuova deforestazione", evidenzia Gentiloni.
La FAO stima che un territorio più grande dell’Unione europea, vale a dire 420 milioni di ettari di foresta, sia andato perduto per la deforestazione tra il 1990 e il 2020. L'agricoltura intensiva è la causa principale di questo scempio e l'Unione europea è il maggior importatore di materie prime che ne derivano.
La Commissione afferma che le nuove norme, promuovendo il consumo di prodotti deforestazione free e riducendo l’impatto dell’Unione europea sulla deforestazione globale, causeranno la riduzione sia di emissioni di gas serra sia della perdita di biodiversità.
Photo by gryffyn m
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