Nel 2022 le tecnologie di processo e di prodotto giocheranno un ruolo chiave nell'agroalimentare, anche per rispondere a esigenze di mercato legati soprattutto alla sostenibilità. Lo afferma Inside Marketing in un'analisi che evidenzia come, solo nel terzo trimestre del 2021, su scala globale, siano stati spesi oltre 10 miliardi di dollari in tecnologie alimentari, fino a raggiungere un investimento annuo superiore dell'85% a quello dell'anno precedente.
Innegabilmente la pandemia ha cambiato e sta cambiando "menu" e modo di riempire il carrello della spesa dei cittadini: col proseguire dell'emergenza Covid, nei prossimi mesi si potrebbe assistere per esempio al proliferare di ghost restaurant, ossia ristoranti che preparano solo piatti per l'asporto e per le consegna. Sempre più spesso, chi ordina piatti pretenderà di poter personalizzare le pietanze e un certo richiamo avranno versioni premium delle stesse riservate a clienti che sottoscrivano abbonamenti o membership per esempio.
Meat free
Di più: l'anno appena iniziato, sempre secondo l'osservatorio Inside Marketing, sarà innanzitutto quello del successo su larga scala della cosiddetta fake meat, la carne senza carne. Alle alternative vegetali alla carne e a proposte ormai per molti versi classiche, come quelle di Beyond Meat e Impossible Foods, se ne aggiungeranno altre più sperimentali, come quella della carne sintetica prodotta in laboratorio.
Contemporaneamente anche brand legati all’industria della carne e dei derivati animali inseriranno nei propri menu e cataloghi sempre più alternative 100% vegetali: Philadelphia ha lanciato di recente in UK una versione diary free del proprio formaggio spalmabile in occasione del #veganuary, ma già da tempo da KFC si può mangiare pollo fritto completamente vegano e Burger King ha aperto dei punti vendita meat free.
A ognuno la sua esigenza alimentare...
Per gli operatori tuttavia, come sottolineano gli esperti del Food Technology Magazine, il mercato è sempre più frammentato da esigenze alimentari legate a questioni di salute o a scelte etico-ideologiche. Ad esempio per chi mangia la carne il nuovo must è il "reducitarianesimo" che impone di mangiare meno carne, ma di qualità e selezionata, fanno sapere da Whole Foods Market che individua, tra i dieci top trend, le bevande senza alcol e gli infusi e salse di ibisco.
Mentre l'ingrediente da scoprire sarebbe la moringa, una pianta-superfood coltivata nella fascia equatoriale e tropicale.
...all'industria le tecnologie per ridurre gli sprechi
Nel rendere più smart la produzione agroalimentare un ruolo chiave lo avranno sensori, dati e tool di analisi dei dati, modelli predittivi realizzati grazie a machine learning e intelligenza artificiale nonché la blockchain.
Molte delle tecnologie digitali potranno essere sfruttate per raggiungere un importante obiettivo: rendere i packaging alimentari più intelligenti e, soprattutto, più retail friendly. Alla battaglia intrapresa per provare a ridurre la plastica nelle confezione dei prodotti, si affiancherà quella per trovare la confezione giusta e capace di aumentare la shelf life: per il rivenditore ciò significa non solo maggiore possibilità di guadagno e di ottimizzazione dei costi, ma anche la capacità di ridurre gli scarti e gli sprechi in negozio.
Il vero obiettivo a cui sembrano puntare i principali food tech trend 2022 è, infatti, ridurre quegli sprechi alimentari che fanno male al pianeta e non fanno bene ai costi per la filiera. La sfida futura sarà, non solo allungare l’intervallo di vita sullo scaffale del prodotto, ma provare a monte ad allungare il suo stesso ciclo vitale.
Photo by cottonbro
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