A cura della Redazione F&T
Il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica ha firmato il 22 dicembre 2022 un accordo con la Banca Mondiale per l’erogazione di 10 milioni di euro al Fondo di Adattamento del Protocollo di Kyoto e dell’Accordo di Parigi, per finanziare progetti di adattamento ai cambiamenti climatici nei Paesi in via di sviluppo.
Il contributo italiano risponde all’impegno preso a Glasgow dai Paesi donatori di raddoppiare l’impegno finanziario sull’adattamento ai cambiamenti climatici entro il 2025. L'Italia dal 2015* ha donato al Fondo 61 milioni, collocandosi per "generosità" dietro Germania, Svezia e Spagna.
Il Fondo è stato istituito nel 2011 nell’ambito del Protocollo di Kyoto della Convenzione quadro sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite (UNFCCC), per finanziare progetti e programmi concreti di adattamento ai cambiamenti climatici nei Paesi in via di sviluppo particolarmente vulnerabili agli effetti negativi di tali cambiamenti. Questa definizione include i piccoli Paesi insulari, i Paesi con fragili ecosistemi montani, le zone aride e semi-aride e le aree suscettibili di inondazioni, siccità e desertificazione.
Le aree di intervento sono: Agricoltura, Gestione delle aree costiere, Sviluppo rurale, Riduzione del rischio disastri, Sicurezza alimentare, Progetti multi-settore e Gestione settore idrico.
Il fondo ha favorito un sistema di accesso diretto alle risorse economiche soprattutto dei Paesi africani, assicurando il monitoraggio e la trasparenza dei progetti approvati.
* Dal 2015 ad oggi, l’Italia ha contribuito al Fondo con 61milioni di euro (61.2 US Mil) così ripartiti: 2015 - 2 milioni di euro; 2017 - 5 milioni di euro (contributo per il 2016); 2017 - 7 milioni di euro; 2019 - 7 milioni di euro; 2020 - 30 milioni di euro - 2022 - 10 milioni di euro.
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