Crisi degli approvvigionamenti? Una risposta è il biologico

Crisi degli approvvigionamenti? Una risposta è il biologico

Secondo una ricerca condotta da SWG, la pensa così il 60% degli italiani

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24

Maggio
2022

La crisi internazionale sta producendo uno scenario di sempre maggiore incertezza degli approvvigionamenti alimentari, e gli italiani vedono nel biologico una "risposta sempre più sicura alla propria esigenza di alimentazione sana, di qualità e a provenienza locale garantita". Lo afferma un’indagine condotta da SWG su un campione nazionale di 1200 consumatori per Carrefour Italia in occasione della Festa del Bio.

Dalla salubrità alla continuità dei rifornimenti: perché bio

Il valore aggiunto dell’acquisto biologico per il consumatore, stando alla ricerca SWG, risiede non solo nella salubrità (80% del campione) e qualità dei prodotti, ma oltre il 60% vede anche una maggior garanzia del rifornimento e oltre il 50% ritiene che questi possano rappresentare un acquisto più conveniente in termini di rapporto qualità-prezzo nell’attuale contesto di inflazione. Un dato importante se confrontato con la propensione degli italiani agli acquisti in questo momento di crisi: oltre due terzi del campione ritiene che modificherà le proprie abitudini di consumo, con il 54% che cercherà il risparmio nelle offerte speciali e facendo scorte.
Il 56% degli italiani afferma, inoltre, che questi aspetti possano spingerli ad aumentare i propri acquisti di prodotti biologici, una tendenza trasversale a tutte le tipologie di consumatori, anche tra coloro che si dichiarano attualmente poco interessati a questa categoria: ben il 43% di coloro che non acquistano biologico ritiene che in tempo di crisi questi prodotti potrebbero rappresentare una soluzione per coniugare salute, qualità e convenienza.

Anche l’impatto del biologico sul sistema Paese è percepito virtuoso: oltre il 65% degli Italiani ritiene che scegliere questi prodotti generi dei benefici per il sistema economico. Di questi, il 48% sottolinea il sostegno alle imprese italiane mentre il 38% l’indipendenza dall’import e dunque una maggiore sicurezza alimentare. Seguono la tutela dell’ambiente e il risparmio di carburanti: il 37% degli intervistati che ritiene il bio un valore aggiunto per il Paese sottolinea la riduzione dell’uso di fitofarmaci, spesso di importazione, e di carburante per il trasporto dei prodotti da Paesi terzi (31%).
La prossimità gioca un ruolo chiave anche tra i motivi per cui gli italiani acquistano biologico: avere a disposizione prodotti italiani e locali è rispettivamente per il 57% e 48% un driver di scelta, con particolare preferenza alle aziende del territorio e quelle dedicate a produzioni esclusivamente biologiche.
Solida la fiducia degli italiani nelle linee di marca privata dei supermercati, che tocca il 76%.

Le certificazioni (54%) e il packaging sostenibile (45%) interessano, in particolare, i consumatori più giovani: è soprattutto nella Generazione Z che emerge una forte propensione al bio rispetto alle altre classi di età: +19% sulla media.

Per favorire la diffusione del biologico, Carrefour Italia ha inaugurato la Festa del Bio, iniziativa nata in Francia e che arriva anche nel nostro Paese. Il programma prevede un mese di eventi, iniziative speciali e promozioni che coinvolgono i 1450 punti vendita sul territorio italiano.


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