A cura della Redazione F&T
È attivo in più di 25 Paesi in crisi alimentare il sistema di monitoraggio messo a punto dalla FAO durante la prima ondata di Covid, in grado di monitorare l'impatto di siccità, terremoti o conflitti sulla produzione agricola e sui mezzi di sussistenza. La piattaforma Data in Emergencies - Diem esamina, infatti, circa 150mila famiglie l'anno, pari a più di 650 milioni di persone, facilitando la valutazione di insicurezza alimentare acuta e analizzandone le cause, attraverso dati raccolti sul campo e mixati con quelli geospaziali.
Si tratta di uno strumento rivoluzionario in termini di dimensioni, sofisticatezza, qualità e velocità, spiega la FAO, che
"colma un'importante lacuna nella nostra comprensione dell'impatto degli shock sui mezzi di sussistenza agricoli e permette di prendere collettivamente decisioni migliori, tra cui l'attivazione di azioni anticipatrici significative".
In Afghanistan, ad esempio, più di 20 proposte di progetto sono state redatte utilizzando i dati Diem, raccogliendo 400 milioni di dollari solo nel 2022.
Altro esempio è stato per il terremoto della Turchia e della Siria di febbraio. A pochi giorni dall'evento, il team ha prodotto un'analisi preliminare dei terreni coltivati esposti a diversi livelli di intensità del terremoto e l'ha visualizzata come una mappa interattiva dettagliata; un risultato fondamentale per il targeting di accertamenti sul campo e soccorsi urgenti.
I dati vengono raccolti più volte all'anno e pubblicati sull'Hub, e sono analizzati in soli tre giorni.
La piattaforma fornisce anche un quadro integrato dell'impatto dei rischi su larga scala sui mezzi di sussistenza e una stima del valore in dollari dei danni e delle perdite al settore agricolo. In Pakisan, ad esempio, l'esperienza Diem ha facilitato un'esercitazione sui danni e le perdite post disastro per l'intero settore agricolo a seguito delle devastanti inondazioni del giugno-settembre 2022.
Fonte: ANSA
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