creafuturo: online il nuovo numero sull’agrobiodiversità

creafuturo: online il nuovo numero sull’agrobiodiversità

Continua il viaggio del CREA alla scoperta del capitale naturale: drammatica la debolezza della biodiversità

Notizie dal mondo agroalimentare:
prodotti, mercati, tecnologie, processi di filiera

02

Febbraio
2022

Sul nuovo numero di creafuturo edito dal CREA, l'ente di ricerca del MiPAAF, si continua ad approfondire il tema del capitale naturale, di cui l’agrobiodiversità è un vero e proprio pilastro.
Il Presidente del CREA, Carlo Gaudio, nel suo editoriale fa il punto su biodiversità e agrobiodiversità, esplorandone sia la straordinaria ricchezza, la drammatica fragilità e l’impegno globale per preservarle.
L’Italia è uno dei Paesi al mondo più ricchi di biodiversità, sia vegetale sia animale, con un popolamento ricchissimo di forme endemiche, soprattutto in relazione all’estensione territoriale. La ricchezza di varietà che testimonia migliaia di anni di agricoltura, come raccontato nel podcast di creafuturo, si sta rivelando un formidabile arsenale che la scienza può impiegare per vincere le sfide del futuro, come spiegato nella rubrica Uno sguardo al futuro.

Proprio per tutelare il patrimonio di agrobiodiversità, anche a partire dalle scelte alimentari di tutti i cittadini, il CREA sta portando avanti una serie di attività e programmi di ricerca che spaziano dalle banche di germoplasma, che custodiscono le collezioni più significative per diverse colture, al recupero e alla valorizzazione di varietà dimenticate come per esempio il recupero, salvaguardia e caratterizzazione del germoplasma viticolo dell’Alto Orvietano Umbria, fino al miglioramento genetico, con cui il germoplasma del passato diventa agricoltura del futuro. Il CREA si riferisce a frumento e canapa, orzo, riso, orticole, olivo, pero, melo, pesco, ciliegio, fragola e agrumi, perché il Centro focus di questo numero è il CREA Olivicoltura Frutticoltura ed Agrumicoltura.
creafuturo non dimentica che l’agrobiodiversità è anche animale:
bovini, ovicaprini e i leggendari cavalli Lipizzani, di cui il Centro di Zootecnia e Acquacoltura del CREA gestisce un nucleo di conservazione della razza unico al mondo.

Per il CREA, tutelare l’agrobiodiversità significa anche accompagnare l’agricoltore in questo passaggio culturale verso una transizione verde, attraverso l’agroecologia, politiche agricole mirate e buone pratiche aziendali. Nella rubrica CREAincontra c'è un dialogo in proposito con il Presidente di Coldiretti Ettore Prandini.

Leggendo la nuova rubrica Dal CREA con sentiment (o), dedicata alla sentiment analysis degli statistici del CREA sul web, si scopre che di tutto questo patrimonio di natura, scienza e conoscenza inestimabile non ne parliamo e non lo conosciamo proprio.
Non mancano, infine, i consueti appuntamenti con le rubriche CREA per la scuola, con i volontari del progetto Life ESC360 per la tutela della biodiversità e Chiedilo al CREA che approfondisce la relazione tra agrobiodiversità e dieta mediterranea.

CREA futuro | le sfide della ricerca agroalimentare →

 


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