COP26, i giovani ai leader:

COP26, i giovani ai leader: "agite!"

Mentre gli eventi estremi sono la normalità, i capi di Stato sanno che oggi la temperatura media è già +1,09 gradi dai livelli pre-industriali

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02

Novembre
2021

Dal 31 ottobre al 12 novembre i leader mondiali sono riuniti a Glasgow (Regno Unito) per la COP26, il vertice sui cambiamenti climatici, per concordare come intensificare l'azione globale al fine di risolvere la crisi climatica. Nella riunione della COP26, i Paesi dovrebbero finalmente onorare gli impegni assunti nell'ambito dell'accordo di Parigi:

  • impegnandosi a raggiungere obiettivi più ambiziosi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2030
  • concordando di azzerare le emissioni nette a livello globale entro il 2050 e puntare a limitare l’aumento delle temperature a 1,5°C
  • discutendo misure intese ad adattarsi alle conseguenze inevitabili dei cambiamenti climatici
  • aumentando i finanziamenti a favore dell'azione per il clima, in particolare per i Paesi in via di sviluppo.

Intanto sappiamo che la temperatura media nel 2021, da gennaio a settembre, è stata già di circa 1,09 gradi sopra la media 1850-1900, cioè sopra i livelli pre-industriali: lo ha rivelato il rapporto dell'Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO), diffuso proprio alla COP26 di Glasgow. Ma c'è di più: "Gli eventi meteorologici estremi sono la nuova normalità. C'è una crescente evidenza scientifica che alcuni di questi portano l'impronta del cambiamento climatico provocato dall'uomo". Lo ha detto il segretario generale della WMO, Petteri Talaas, presentando alla COP26 di Glasgow il rapporto State of the Global Climate 2021.

"Per la prima volta da quando ci sono rilevazioni è piovuto invece di nevicare al vertice della calotta glaciale della Groenlandia", ha spiegato Talaas.

"I ghiacciai del Canada soffrono di un rapido scioglimento. Una ondata di calore in Canada e nelle parti vicine degli Stati Uniti ha spinto le temperature a quasi 50 gradi. La Valle della Morte in California ha raggiunto i 54,4 gradi durante le numerose ondate di calore nel sudovest degli Stati Uniti, mentre molte parti del Mediterraneo hanno sperimentato temperature da record. Questo caldo eccezionale è stato spesso accompagnato da incendi devastanti".
"La quantità di pioggia che di solito cade durante diversi mesi è caduta in poche ore in zone della Cina - ha proseguito Talaas - e parti dell'Europa hanno subito gravi alluvioni, che hanno portato a decine di vittime e miliardi di danni. Il secondo anno di seguito di siccità nell'America Latina subtropicale ha ridotto il flusso dei grandi bacini fluviali e ha colpito l'agricoltura, i trasporti e la produzione di energia".

"Al tasso corrente di aumento delle concentrazioni di gas serra - ha conculso Talaas - vedremo un aumento delle temperature alla fine di questo secolo ben al di sopra degli obiettivi dell'Accordo di Parigi di 1,5 o 2 gradi sotto i livelli pre-industriali. La COP26 è una opportunità o la va o la spacca per rimetterci in carreggiata".
Boris Johnson ha aperto la conferenza con parole che si commentano da sole: "L’apocalisse climatica è ormai vicina. Sarà dura ma possiamo farcela".

"Aprite i cuori e agite"

La cerimonia di apertura del World Leaders Summit alla COP26 è stata inframezzata dagli interventi di giovani attivisti per il clima dai Paesi in via di sviluppo, quelli che hanno meno responsabilità nel cambiamento climatico, ma ne subiscono le conseguenze maggiori.
La rappresentante di Samoa ha ricordato gli Stati insulari che rischiano di scomparire per l'innalzamento dei mari, quella dell'Amazzonia le foreste che spariscono per l'avanzare dell'agricoltura intensiva e gli indigeni che vengono uccisi.

L'attivista cilena Iris Riquelme ha ricordato con orgoglio la mobilitazione internazionale dei giovani per il clima e l'ambiente e un giovane egiziano ha raccontato il suo lavoro per sviluppare un'economia verde e sostenibile presso le comunità più povere del suo Paese.
Un'attivista kenyana ha ricordato le persone che soffrono la fame e muoiono nei Paesi africani per le conseguenze della desertificazione. "Aprite i cuori e agite", è stato il suo appello ai leader.

Sempre durante la cerimonia di apertura è stato mostrato un video realizzato dal programma britannico per bambini Blue Peter: una bambina del futuro, Delphine, conosce gli animali selvatici attraverso un libro della nonna, perché nel frattempo l'ecosistema è stato distrutto da uno sviluppo economico senza regole.


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