È ormai assodato che gli italiani a tavola sono sempre più attenti alla salute e alla sostenibilità ambientale. Probabilmente anche la pandemia ha avuto e sta avendo una ricaduta "positiva" sulle abitudini alimentari visto che durante il lockdown gli italiani si sono orientati maggiormente verso cibi biologici e biodinamici. In base alle indagini elaborate da Nielsen per la moderna distribuzione e con il contributo di AssoBio per gli altri canali, nel corso del 2020 gli acquisti dei prodotti biologici sono cresciuti del +7% sul 2019, per un valore complessivo superiore ai 4,3 miliardi totali.
A questo ha contribuito il canale supermercati (+6,5%) con vendite che superano gli 847 milioni di euro, quello dei discount (+12,5%) con un valore di oltre 194 milioni e i negozi specializzati che nel corso del 2020 hanno visto un deciso incremento, addirittura superiore al 10%.
"Il settore del biologico rappresenta un driver sempre più importante dell’agroalimentare italiano di qualità - afferma il Presidente di AssoBio, Roberto Zanoni -. Proprio durante il lockdown, i consumatori sono andati alla ricerca di prodotti biologici e biodinamici, a conferma di una tendenza di crescita già in atto. Il consumatore italiano sta prestando sempre maggiore attenzione alla qualità, alla sicurezza. Dal momento che, tra le consapevolezze che il Covid-19 ci ha lasciato, c’è la necessità di ripensare i modelli di produzione e consumo, con uno sguardo alla sostenibilità e all’innovazione, è importante dare al più presto seguito alle raccomandazioni dell'Unione Europea".
Export e GDO
La grande distribuzione organizzata sta riconoscendo grande valore a questo settore, avendo aumentato in modo significativo l’assortimento dei prodotti bio a proprio marchio, con risultati estremamente positivi, pari al 48,7 % delle vendite totali. Ma la vera e propria impennata si registra nelle vendite online dei prodotti bio che superano il 150%.
Più che positiva, addirittura superiore a quella registrata dall’export agroalimentare nel suo complesso, la performance dell’export bio: nel 2020 l’esportazione di prodotti biologici ha superato i 2.619 milioni di euro con un ritmo di crescita dell’8% rispetto al 2019 e un incidenza del 6% sul totale delle esportazioni agroalimentari italiane. L’Italia è la seconda nazione al mondo per l’esportazione dei prodotti bio, dopo gli USA e decisamente prima in Europa.
"Oggi - è il commento di Nicola De Carne, Retailer Client Business Partner di Nielsen - è necessario riconsiderare il ruolo del biologico in un contesto più ampio, dove negli ultimi tempi si è assistito a una forte crescita di alimenti che richiamano all’italianità e al territorio, e di filiera: tutti questi prodotti sono sovrapposti in termini di target a quello di chi acquista biologico. Oltre che su questi valori, diventa sempre più necessario, inoltre, comunicare il tema della sostenibilità ambientale legata ai processi produttivi e al packaging, per puntare su degli asset che fanno già parte delle aziende che operano in questo settore".
Credits AssoBio
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