350milioni di chilowattora sono sufficienti a illuminare gli stadi di calcio per tutte le prossime 24 stagioni di Serie A, Premier League, Liga Spagnola e Bundesliga. Bene, a tanto ammonterebbe il risparmio di energia se tutti gli italiani seguissero tre semplici accorgimenti ogni volta che cucinano la pasta.
1. Tenere il coperchio sulla pentola quando si porta l’acqua ad ebollizione
2. Usare la giusta quantità di acqua
3. Spegnere il fuoco prima del tempo.
L'affermazione deriva da uno studio promosso da Unione Italiana Food e presentato in occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente che cade ogni anno il 5 giugno. Lo studio, per la prima volta, ha calcolato l'impatto ambientale della cottura della pasta analizzando consumi di energia, emissioni di CO2, utilizzo di acqua.
La ricerca, commissionata dai Pastai Italiani a Perfect Food Consulting, dimostra che chi porta a bollore l'acqua della pasta e si ricorda di mettere il coperchio sulla pentola, può risparmiare energia sufficiente a ricaricare il proprio smartphone per 2-3 volte. Che diventano 5 e più se la pasta viene cotta con la quantità di acqua "giusta", proporzionata.
Riccardo Felicetti, presidente del Pastai Italiani spiega che "dalla fase di cottura della pasta a casa dipende il 38% del totale della sua impronta carbonica".
Come cuocere la pasta per alleggerire il nosto impatto ecologico
Secondo l'analisi, gli italiani in cucina risultano virtuosi a metà: 3 su 4 usano ancora troppa acqua, e la cottura passiva è ancora distante dalla quotidianità visto che 9 su 10 tengono il fuoco acceso fino a cottura completata.
In compenso l'87% utilizza sempre il coperchio per far bollire l'acqua più rapidamente, secondo Dati Piepoli/UIF, e il 68% si dichiara propenso a cambiare le proprie abitudini di cottura per risparmiare risorse ambientali ed economiche.
La ricerca ha calcolato l'energia necessaria per cuocere 200 grammi di pasta in modo convenzionale (a pentola scoperta e con la proporzione di 1 litro d'acqua ogni 100g di pasta) e quanto potremmo risparmiare, in energia, emissioni e acqua, con i tre semplici accorgimenti alla portata di tutti.
- Usare il coperchio durante la fase di ebollizione: non solo si accelerano i tempi, ma si risparmia fino al 6% di energia ed emissioni di CO2e.
- Cuocere la pasta con 700 ml di acqua invece del classico litro per 100 grammi. Oltre a risparmiare il 30% di acqua, che è tantissimo, si taglia il 13% di energia ed emissioni di CO2e.
- Provare la cottura passiva: dopo i primi 2 minuti di cottura tradizionale, la pasta cuoce in modo indiretto, a fuoco spento e con coperchio per non disperdere calore.
I risultati: sorprendenti!
Con questo metodo, il risparmio di energia e emissioni di CO2e arriva fino al 47%. Con un consumo medio di 23.5 kg pro-capite di pasta, ogni italiano potrebbe risparmiare in un anno fino a 44,6 chilowattora, 13.2 chili di CO2e, 69 litri di acqua.
Se lo facessimo tutti risparmieremmo tra i 356 milioni e i 2,6 miliardi di chilowattora in un anno (pari a un secolo e mezzo di calcio in notturna in Europa, coppe comprese), 4.100 m³ di acqua, sufficienti a riempire 1.640 piscine olimpioniche, e fino a 776 chilotonnellate di CO2e, le emissioni di una macchina per 21 viaggi andata-ritorno tra la Terra e il Sole.
Foto: unioneitalianafood.it
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