Clima: 6 giovani su 10 bocciano il Governo italiano

Clima: 6 giovani su 10 bocciano il Governo italiano

In occasione del Global Climate Strike, il WWF diffonde un sondaggio fatto a cittadini dai 18 ai 34 anni: per il 63% di loro l'esecutivo sta facendo poco o nulla per affrontare il climate change

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03

Marzo
2023

A cura della Redazione F&T

I giovani italiani sono molto preoccupati dal cambiamento climatico, chiedono al Governo che venga fatto di più, e vengano prese decisioni a favore dell’obiettivo 100% rinnovabili. Questo è ciò che emerge dalla ricerca promossa dal WWF e condotta da EMG Different, in concomitanza con lo Sciopero globale sul clima organizzato dai Fridays For Future il 3 marzo 2023.

Circa 6 dei giovani intervistati su 10 dichiarano che il cambiamento climatico ha un impatto sulla propria vita (58% molto o abbastanza) e il 56% si dice impegnato in azioni quotidiane per affrontare la crisi climatica.
Circa 8 giovani su 10 (77%) si dichiarano molto o abbastanza preoccupati dal cambiamento climatico. Per questa ragione più della metà del campione s’impegna a fare scelte di consumo più sostenibili e il 44% si aspetta subito interventi dalle istituzioni.  

 A conferma dell’auspicio che le istituzioni prendano provvedimenti per affrontare il cambiamento climatico, 6 giovani su 10 danno un giudizio negativo sull’operato del Governo: per il 63% dei giovani, infatti, il nostro esecutivo sta facendo poco o nulla per affrontare il cambiamento climatico. 

Netta l’opinione dei giovani italiani a favore delle fonti di energia rinnovabile come risposta sia alla crisi climatica sia a quella energetica. Il 75% ritiene auspicabile che tutta l’energia italiana venga prodotta da fonti rinnovabili e il 73% pensa che le fonti di energia rinnovabile siano la soluzione alla crisi energetica che stiamo affrontando. 

Come rispondono i giovani alla crisi climatica?

La reazione, ci spiega il WWF, ha due facce: quella positiva delle scelte di consumo più sostenibili (energia, trasporti, cibo ecc.) per il 53% e della richiesta di provvedimenti immediati (44%), ma anche quella negativa del senso di impotenza (40%) e dell’eco-ansia (28%).
Sarà compito degli adulti, e in particolare delle istituzioni, mostrare seria volontà di agire e quindi aiutare a una reazione positiva dei giovani, con benefici per il Paese e la società. 

Per i giovani italiani anche le aziende non fanno abbastanza per affrontare la crisi climatica. Il 61% degli intervistati, infatti, ritiene che stiano alimentando il fenomeno mentre il 39% ritiene che stiano realmente contribuendo a trovare soluzioni. 

La mobilitazione per il clima è nelle piazze di tutto il mondo il 3 marzo per richiamare l’attenzione sull’emergenza che la politica tarda a gestire. Da Roma a Napoli, da Bologna a Bari, da Milano a Palermo, sono tante le città italiane mobilitate dai giovani.
Nel pieno della crisi e dell’emergenza climatica l'auspicio di tutte le associazioni è che questo sciopero serva a scuotere le coscienze e a muovere all’azione le istituzioni, prima che sia troppo tardi: WWF Young, insieme ai giovani di Greenpeace, Marevivo e Legambiente, ha proposto un gesto simbolico comune, La Voce Della Natura: i giovani volontari portano davanti al volto una foglia bianca di quercia che poi sventoleranno.

Secondo i dati dell’Osservatorio di CittàClima di Legambiente, nel 2022 sono stati 310 gli eventi climatici che hanno provocato impatti e danni da Nord a Sud, e causato 29 morti, con un incremento del 55% di casi rispetto al 2021. Siccità, alluvioni, ondate di caldo anomalo e di gelo intenso, frane, mareggiate, grandinate che non risparmiano ormai nessun Paese sul Pianeta.
Anche Legambiente chiede perciò al Governo di ascoltare le richieste dei giovani, ricordando che, per fronteggiare la crisi climatica ed energetica, è fondamentale puntare e investire, in primis, su fonti rinnovabili ed efficienza energetica.

Il sondaggio del WWF è stato svolto da EMG Different su un campione rappresentativo della popolazione nazionale dai 18 ai 34 anni per sesso, età istruzione e area geografica nel periodo tra il 23 e il 27 febbraio 2023.

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