A cura della Redazione F&T
La Doria, Gruppo controllato dal fondo Investindustrial specializzato nella produzione di derivati del pomodoro, sughi, legumi e succhi di frutta a marchio della Grande Distribuzione, ha ottenuto per la linea pomodoro, la certificazione Social Footprint. Bureau Veritas ha assegnato alla linea del pomodoro de La Doria il livello AAA.
La Social Footprint rappresenta, come riportato sul sito dell’ente certificatore, una misurazione dell’impronta sociale di un prodotto, attraverso l’analisi dell’organizzazione, delle persone e della filiera. Riguarda la valutazione sociale della supply chain alla base di prodotti e di servizi, tra cui le condizioni etico sociali dei diversi anelli della filiera di produzione. L’obiettivo è quello di garantire al consumatore trasparenza relativamente alla filiera da cui un prodotto proviene, la localizzazione dei fornitori e degli attori coinvolti nel processo di realizzazione finale del prodotto e le relative informazioni.
La Doria ha ottenuto la certificazione AAA in quanto garantisce cose che dovrebbero essere acquisite e ovvie: il rispetto dei diritti di chi lavora al proprio interno e un’attività costante di monitoraggio volta a stimolare il miglioramento delle condizioni e il rispetto dei diritti di chi lavora nei campi di pomodoro, nelle aziende di imballaggi, degli ingredienti e del trasporto.
"Assenza di pratiche di lavoro illegale, rispetto delle corrette condizioni di lavoro, assenza di discriminazione razziale e di gender, salari equi - afferma l'azienda in una nota - sono solo alcuni degli aspetti che La Doria garantisce e si impegna a sostenere.
Nello specifico, per ottenere la Social Footprint, La Doria ha mappato tutti i suoi fornitori di pomodoro fresco, di ingredientistica, tutte le aziende coinvolte nel trasporto della materia prima, fino alle aziende per il packaging. Attraverso un set di indicatori, ha poi calcolato la propria impronta sociale focalizzandosi sugli aspetti relativi alla tutela dei lavoratori e impegnandosi nel monitoraggio di tali indicatori, anche dei propri partner.
Una volta ottenuta la certificazione, la società può comunicare al mercato l’impronta sociale di un suo prodotto, sia apponendo sullo stesso un’etichetta informativa, sia rendendo note, tramite vari mezzi, tra cui il sito web, specifiche informazioni a riguardo.
Le verifiche che hanno portato all’assegnazione di questa certificazione hanno visto il monitoraggio di tutta la filiera del Pomodoro La Doria rappresentata da quasi 4500 lavoratori, tra dipendenti diretti e stagionali impegnati nella lavorazione del pomodoro fresco e nelle attività in campo, lavoratori nella logistica e del packaging, 350 aziende agricole distribuite in 5 regioni (Puglia 42%, Campania 30%, Basilicata 12%, Lazio 13%, Molise 3%), 20 associazioni di produttori e 40 aziende fra trasporti, ingredienti e packaging. Una filiera che lavora tra le 250.000 e le 300.000 tonnellate di pomodoro fresco (32% pomodoro lungo, 66% pomodoro tondo e 2% pomodorini) proveniente da circa 3000 ettari di terreni italiani.
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