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Centinaio: "Bio, la scelta obbligata per non impoverire il Paese"

Il Ministro delle Politiche agricole e alimentari ha indicato il biologico come la migliore opzione per la tutela della biodiversità. Ma bisogna fare e investire di più

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23

Maggio
2019

A margine della Giornata Mondiale per la Biodivesità, Gian Marco Centinaio è intervenuto spiegando la visione del MiPAAFT: "Siamo il Paese più ricco di biodiversità, un enorme patrimonio che tutto il mondo ci invidia e che attraversa indistintamente la Penisola da Nord a Sud. L'agrobiodiversità, che rappresenta la diversità dei sistemi agricoli coltivati in relazione a geni, specie e agro-ecosistemi, è un valore aggiunto del nostro Paese che va preservato e tutelato, per garantirne la sopravvivenza in un mondo in cui le specie vegetali e animali sono sempre più a rischio di estinzione".

"Da anni l'Italia si è dotata di una legge proprio per tutelare e valorizzare la biodiversità di interesse agricolo e alimentare che prevede l'istituzione degli itinerari della agrobiodiversità, la rete nazionale della agrobiodiversità, ma dobbiamo fare molto di più - ha continuato il Ministro Centinaio -. Stiamo lavorando e investendo sul biologico e su politiche di sviluppo sostenibile: siamo il Paese con più biologico in assoluto, e vogliamo andare avanti su questa strada, forse una delle più efficaci per salvaguardare veramente questa nostra immensa ricchezza.  Stiamo migliorando la parte legislativa relativa al bio e siamo pronti a impegnarci in questo senso anche a livello europeo, purché nulla ricada sulle spalle degli agricoltori, i veri custodi e garanti di queste preziose eccellenze.
Dobbiamo andare avanti su questa direzione o lasceremo a chi viene dopo di noi un'Italia più povera di quella che ci hanno consegnato i nostri padri".

Federbio gongola

La Federazione nazionale che dal 1992 rappresenta la filiera dell’agricoltura biologica e biodinamica ha accolto con grande favore, e non poteva essere diversamente, le dichiarazioni del Ministro Centinaio. “Le dichiarazioni del Ministro Centinaio sulla necessità che il Paese punti sulla rivoluzione biologica, non solo per tutelare la biodiversità agricola e naturale ma anche per il futuro di tutta l’agricoltura e lo sviluppo economico dell’Italia - ha affermato Paolo Carnemolla, presidente FederBio - sono un punto di svolta e di chiarezza che non possiamo che accogliere con grande soddisfazione".

"L’intenzione di dare concretezza a questo obiettivo attraverso strumenti legislativi e investimenti in risorse pubbliche, per la Federazione significa anzitutto accelerare l’iter di approvazione al Senato del progetto di legge sull’agricoltura biologica. Questo consentirà di lavorare su un logo nazionale di prodotto bio, intervenire sulla revisione del PAN pesticidi e dare attuazione alle decisioni già prese lo scorso novembre dal Tavolo agricoltura biologica presieduto dal Sottosegretario Manzato".

A parere di Carnemolla "rivedere il sistema delle deroghe, in particolare sulle sementi e per la zootecnia, ridare centralità a una corretta gestione agronomica delle rotazioni e proseguire in una riforma radicale del sistema di certificazione sono i dossier aperti da mesi su cui è necessario accelerare, in attesa di aprire il capitolo del biologico anche nel prossimo piano strategico nazionale per l’attuazione della PAC”.


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