IBM ha annunciato l'uscita di una suite di software di intelligence ambientale che sfrutta l’intelligenza artificiale per aiutare le aziende a rispondere ai rischi meteorologici e climatici che possono causare interruzioni nelle attività, fornendo al contempo strumenti utili a valutare più facilmente il proprio impatto sul pianeta e ridurre le complessità legate all’adempienza alle normative ambientali e al reporting.
Le condizioni meteorologiche estreme, il fallimento delle iniziative per il clima e i danni ambientali causati dall’uomo sono stati citati come le tre principali fonti di rischio per le imprese, nei prossimi dieci anni, nel Global Risks Report 2021 del World Economic Forum. Le aziende hanno bisogno di avere informazioni ambientali utili per affrontare queste sfide, ma i metodi attuali sono macchinosi e complessi e richiedono un lavoro manuale intenso, competenze in materia di clima e data science, e potenza di calcolo.
L’Environmental Intelligence Suite di IBM ha l'obiettivo di aiutare le aziende a semplificare e automatizzare la gestione dei rischi ambientali e a rendere operativi i processi sottostanti, inclusi il monitoraggio e la stima delle emissioni di carbonio così da identificare le modalità per ridurle lungo tutta la catena delle operazioni e nei rapporti con i fornitori, e raggiungere gli obiettivi di sostenibilità. La Suite può contare sui dati meteorologici di cui IBM è già in possesso, sull’analisi geospaziale avanzata e sulle innovazioni di IBM Research.
La Suite è il primo strumento a unire intelligenza artificiale, dati meteorologici, analisi del rischio climatico e funzionalità di monitoraggio del carbonio.
Cosa fa IBM Environmental Intelligence Suite
La nuova suite IBM è una soluzione SaaS progettata per aiutare le aziende a:
- prevedere eventi ambientali potenzialmente dannosi come condizioni meteorologiche avverse, incendi, inondazioni e cattiva qualità dell’aria e inviare avvisi su eventuali rischi quando rilevati;
- calcolare il potenziale impatto del cambiamento climatico e delle condizioni meteorologiche in tutta l’organizzazione aziendale utilizzando data analytics per valutare il rischio climatico;
- acquisire informazioni su potenziali interruzioni operative e definire le priorità nei processi di mitigazione e risposta agli eventi;
- misurare e compilare report sulle iniziative ambientali e rendere operativa la gestione delle emissioni di carbonio, riducendo al contempo questo onere sui team di procurement e operations.
La Suite fornisce insight ambientali dettagliati tramite API, dashboard, mappe e avvisi che possono aiutare le aziende ad affrontare sia le sfide operative immediate sia la pianificazione e le strategie a lungo termine.
Le aziende del settore food e le GDO sono alla costante ricerca di forniture adeguate per soddisfare le richieste dei consumatori. Per raggiungere questo obiettivo, cercano di prevedere nel modo più accurato possibile le condizioni meteorologiche e altri fattori rilevanti come, ad esempio, le attività commerciali globali e la domanda stimata. Queste previsioni possono essere molto onerose e si basano su dati di indagini pubbliche e di conseguenza manca l’accesso alle informazioni sulla produzione, come dati sui tempi di raccolta, utile per determinare la logistica e i piani di lavorazione. La suite IBM dedicata all’agricoltura consente alle aziende del settore agroalimentare di monitorare da remoto le colture e stimare automaticamente le forniture. Queste pratiche aiutano a conoscere dettagli sull’approvvigionamento che possono portare a risparmi immediati sui costi, dati migliori da utilizzare nelle negoziazioni e a gestire eventi ad alto rischio come disastri naturali, inondazioni o infezioni virali/malattie del raccolto.
Ma gli esempi non finiscono qui: la Suite potrebbe aiutare le aziende del retail a prepararsi a gravi interruzioni nelle spedizioni o nell’approvvigionamento dei prodotti dovute alle condizioni meteorologiche, oppure supportarle nel considerare i rischi ambientali nella fase di individuazione di nuove sedi per i magazzini. Con la Suite, inoltre, le imprese del commercio, come le catene dei supermercati, potrebbero ottenere un quadro più chiaro di come i sistemi di refrigerazione contribuiscono alle emissioni complessive di gas serra e individuare le sedi in cui è prioritario apportare dei miglioramenti.
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