C'è un italiano nella top ten mondiale dei migliori ristoranti che dedicano la gran parte dei menu a piatti preparati con frutta e verdura locali di stagione: è Piazza Duomo dello chef stellato Enrico Crippa, ad Alba (Cuneo), che si è posizionato al quarto posto nella graduatoria We're Smart TOP 100 pubblicata il 20 settembre da We're Smart World.
Quest'ultima è l'associazione che mette in contatto virtuoso persone e aziende che lavorano in modo sano, ecologico e sostenibile nel settore alimentare. L'obiettivo di We're Smart World è far evolvere la società verso soluzioni più intelligenti per il fisico, la natura e il mondo grazie alla filosofia Think Vegetables! Think Fruit dell'ispiratore Frank Fol, The Vegetables Chef®.
We're Smart TOP 100 è la guida dedicata ai migliori ristoranti innamorati del mondo vegetale, capaci di proporlo nel migliore dei modi ai loro clienti; per il 2021 il primo posto è stato assegnato a La Distillerie, guidata dallo Chef René Mathieu in Lussemburgo, che si conferma prima per il secondo anno consecutivo, seguita dal De Nieuwe Winkel (Paesi Bassi) e dal Vrijmoed (Belgio).
Nella top 100 internazionale ci sono altri tre ristoranti italiani: al 12° posto il Joia di Milano guidato dallo Chef Pietro Leemann, al 21° posto il ristorante Arnolfo di Colle Val d'Elsa (Siena) dello chef Gaetano Trovato, e al 30° La Madernassa di Guarene (Cuneo) con lo chef Michelangelo Mammoliti. La Madernassa si aggiudica inoltre il Discovery Award per l'Italia, il premio che riconosce le più recenti innovazioni nel campo della frutta e della verdura dei ristoranti di alto livello.
Il team di We're Smart World ha visitato centinaia di ristoranti in tutto il mondo, verificando che almeno i due terzi del menu siano dedicati a frutta e verdura locale di stagione sulla base di criteri di creatività culinaria, impronta ecologica e impatto sociale.
"Sono davvero felice - ha commentato Enrico Crippa - soprattutto dopo un così complicato momento storico, di condividere questo premio con il mio team che non ha mai smesso di prendersi cura del ristorante e dell'orto trovando nuove opportunità e ispirazioni. La mia cucina è fatta di ingredienti e di materie prime, non è una cucina concettuale ma naturale perché ogni cosa attorno a me, dalle colline alle piante di nocciola, ai vigneti è fonte di ispirazione. Disporre poi di un orto - conclude lo chef di Piazza Duomo - è come essere costantemente nel paese dei balocchi perché ogni giorno scelgo quali elementi combinare con gli ingredienti vegetali del giorno, ribaltando così i punti di vista e i criteri canonici sui piatti principali".
We're Smart® TOP 100 - 2021 →
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