Barilla pubblica il Rapporto sostenibilità

Barilla pubblica il Rapporto sostenibilità

Diminuiscono le materie prime strategiche acquistate responsabilmente e le aziende coinvolte in progetti di agricoltura sostenibile. Bene gli altri indicatori

Notizie dal mondo agroalimentare:
prodotti, mercati, tecnologie, processi di filiera

27

Giugno
2023

A cura della Redazione F&T

Nel 2022 Barilla ha continuato il suo percorso sulla strada della sostenibilità, facendo comunque i conti con le difficoltà generate dalla congiuntura economica. Sono stati migliorati alcuni prodotti, ridotto l’impatto dei processi produttivi in termini di emissioni di CO2 equivalente, energia e consumi idrici, sono stati progettati imballi riciclabili.
Barilla ha inoltre effettuato donazioni pari a 3,2 milioni di euro e oltre 3.200 tonnellate di prodotti. Sono affermazioni che emergono dal nuovo Rapporto di sostenibilità dell’azienda alimentare di Parma.

Un occhio alla nutrizione

Con i suoi 29 siti produttivi (15 in Italia e 14 all’estero), nel 2022 Barilla ha prodotto oltre 2,1 milioni di tonnellate di cibo e ha immesso sul mercato 40 nuovi prodotti, caratterizzati dall’assenza di zuccheri aggiunti, ricchi di fibra, integrali, con legumi o frutta secca o monoporzionati. Queste novità di prodotto, si sommano alle quasi 500 riformulazioni nutrizionali che Barilla ha realizzato dal 2010 a oggi.

La filiera, fra luci e ombre

Il totale delle materie prime strategiche (grano duro, grano tenero, segale, pomodoro, basilico, cacao e olii vegetali) acquistate responsabilmente è stato, lo scorso anno, pari al 67%; nel 2021 era stato del 70%.
Superano le 9mila le aziende coinvolte in progetti di agricoltura sostenibile, ma un anno fa il Rapporto di sostenibilità parlava di circa 10.000. Queste aziende garantiscono la qualità delle materie prime acquistate e agli agricoltori di pianificare il lavoro con maggior sicurezza, attraverso anche i quattro disciplinari per la coltivazione sostenibile di grano duro, grano tenero e basilico.
Come il basilico, anche il pomodoro viene coltivato, laddove possibile, vicino agli stabilimenti di produzione, per ridurre al minimo il tempo tra raccolta e lavorazione. Entrambi questi due ingredienti dei sughi Barilla venduti in Italia e in Europa sono 100% italiani.
Il sostegno all’agricoltura locale tocca anche la pasta. Il 93% del grano duro viene acquistato dal mercato locale e il 47% mediante contratti di coltivazione. In questo caso per la pasta venduta nel nostro Paese, precisa Barilla, si utilizza grano duro 100% italiano.

Gli indicatori ambientali

Rispetto al 2010 calano del 32% le emissioni di gas a effetto serra e del 24% (con un miglioramento di sei punti percentuali rispetto all’anno scorso) i consumi idrici per tonnellata prodotto finito.
Immaginando di realizzare la produzione di cibo del 2022 negli impianti del 2010, la differenza in termini di efficienza energetica sarebbe di 132 milioni di chili di CO
2 equivalente e 740mila metri cubi di acqua. Vale a dire emissioni equivalenti a quattro viaggi in auto tra la Terra e il Sole e un quantitativo di acqua sufficiente a riempire quasi 300 piscine olimpiche.

Per quanto riguarda i prodotti a marchio Mulino Bianco, essi vengono realizzati solo con energia da fonti rinnovabili, mentre gli impianti di trigenerazione nei pastifici permettono l’autoproduzione di energia elettrica, termica e frigorifera, e sono già in funzione negli stabilimenti di Parma, Marcianise (CE) e Muggia (TS).

Il packaging

Sul fronte del packaging, anche in un anno difficile per l’approvvigionamento di materie prime per gli imballaggi, si è proseguito sulla strada della sostenibilità. In Italia e nel mondo il 100% delle confezioni di pasta, sughi, pesti, pani, biscotti e merende è disegnato per il riciclo, che utilizza carta e cartone provenienti da foreste gestite in modo responsabile.

L'impatto sulla società

Quanto alla sostenibilità sociale, il gruppo ha attivato iniziative solidali nei diversi Paesi in cui opera, per un totale di 2,2 milioni di euro, e circa 3.200 tonnellate di prodotti donati. Nel 2023 inoltre ha devoluto 1milione di euro alla Protezione Civile per finanziare opere di ricostruzione dei territori colpiti dall’alluvione in Emilia-Romagna.

Fonte: askanews.it/

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