Approvato il PNRR

Approvato il PNRR

Dal CdM l'ok alla proposta di Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Tanti fondi per l'agroalimentare

Notizie dal mondo agroalimentare:
prodotti, mercati, tecnologie, processi di filiera

13

Gennaio
2021

210 miliardi di euro, di cui 144,2 miliardi finanzieranno "nuovi progetti", mentre i restanti 65,7 miliardi sono destinati a "progetti in essere": il Consiglio dei Ministri, riunito martedì 12 gennaio 2021 alle ore 22.15 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte, approva finalmente alle 0.50 di mercoledì 13 gennaio la proposta di Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che sarà inviata alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica al fine di acquisirne le valutazioni.

Il Piano dovrà dare attuazione in Italia al programma Next Generation EU, varato dall’Unione europea per integrare il Quadro finanziario pluriennale (QFP) 2021-2027 alla luce delle conseguenze economiche e sociali della pandemia.
L’azione di rilancio del Paese delineata dal Piano è guidata da obiettivi di policy e interventi connessi ai tre assi strategici condivisi a livello europeo: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale.

Il PNRR dovrà consentire di affrontare le profonde trasformazioni imposte dalla duplice transizione, ecologica e digitale. Inoltre si mira al rafforzamento del ruolo della donna e al contrasto alle discriminazioni di genere, all’accrescimento delle competenze, della capacità e delle prospettive occupazionali dei giovani, al riequilibrio territoriale e allo sviluppo del Mezzogiorno.

6 missioni, 16 cluster, 47 linee di intervento

Il Piano si articola in sei missioni, che rappresentano aree tematiche strutturali di intervento:

  1. digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura (46,1 miliardi)
  2. rivoluzione verde e transizione ecologica (68,9 miliardi)
  3. infrastrutture per una mobilità sostenibile (31,9 miliardi)
  4. istruzione e ricerca (28,4 miliardi)
  5. inclusione e coesione (27,6 miliardi)
  6. salute (19,7 miliardi).

Nell’insieme, le missioni raggruppano sedici componenti, funzionali a realizzare gli obiettivi economico-sociali definiti nella strategia del Governo, che a loro volta si articolano in 47 linee di intervento.

Le risorse complessivamente allocate nelle sei missioni del PNRR sono pari a circa 210 miliardi di euro. Di questi, 144,2 miliardi finanziano nuovi progetti mentre i restanti 65,7 miliardi sono destinati a progetti in essere che riceveranno, grazie alla loro collocazione all’interno del PNRR, una accelerazione dei profili temporali di realizzazione e di spesa.
Con il Piano, il Governo intende massimizzare le risorse destinate agli investimenti pubblici, la cui quota supera il 70%. Gli incentivi a investimenti privati sono pari a circa il 21%. Impiegando le risorse nazionali del Fondo di sviluppo e coesione 2021-2027 non ancora programmate, è stato possibile incrementare gli investimenti di circa 20 miliardi per nuovi progetti in settori che comprendono la rete ferroviaria veloce, la portualità integrata, il trasporto locale sostenibile, la banda larga e il 5G, il ciclo integrale dei rifiuti, l’infrastrutturazione sociale e sanitaria del Mezzogiorno.

I singoli progetti di investimento sono stati selezionati secondo criteri volti a concentrare gli interventi su quelli trasformativi, a maggiore impatto sull’economia e sul lavoro. Per ogni missione sono indicate le riforme necessarie a realizzarla nel modo più efficace.

Il primo 70% delle sovvenzioni verrà impegnato entro la fine del 2022 e speso entro la fine del 2023. Il restante 30% delle sovvenzioni sarà speso tra il 2023 e il 2025.
I prestiti totali aumenteranno nel corso del tempo, in linea con l’obiettivo di mantenere un livello elevato di investimenti e altre spese, in confronto all’andamento tendenziale. Nei primi tre anni, la maggior parte degli investimenti e dei nuovi progetti (e quindi dello stimolo macroeconomico rispetto allo scenario di base) sarà sostenuta da sovvenzioni. Nel periodo 2024-2026, viceversa, la quota maggiore dei finanziamenti per progetti aggiuntivi arriverà dai prestiti.

Nella tabella, l’entità delle risorse che si prevede di impiegare nelle sei missioni, con la distinzione tra i progetti già in essere e quelli nuovi.

tabella allocazione risorse del PNRR

L'obiettivo del PNRR è di impattare positivamente sulle principali variabili macroeconomiche e sugli indicatori di inclusione, equità e sviluppo sostenibile attraverso i maggiori investimenti che attiverà direttamente e indirettamente e le innovazioni tecnologiche che introdurrà e stimolerà. Questi effetti dovranno essere amplificati dalle riforme di contesto e da quelle più settoriali inserite nelle singole componenti del Piano.

La valutazione dell’impatto complessivo di investimenti, trasferimenti, incentivi e riforme, nonché dell’effetto moltiplicativo che potrebbe realizzarsi grazie all’effetto-leva di numerose linee progettuali del Piano, potrà essere effettuata solo quando tutti i dettagli dei progetti e delle relative riforme saranno pienamente definiti.

I finanziamenti per la filiera agroalimentare

Potranno essere attinti da due missioni i fondi per il settore agroalimentare:
dalla missione 1 "Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura", la voce:

  • digitalizzazione, ricerca e sviluppo e innovazione del sistema produttivo, in cui rientra anche il Piano Transizione 4.0, con una dotazione complessiva di circa 26,7 miliardi.

dalla missione 2 "Rivoluzione verde e alla transizione ecologica", le voci

  • impresa verde ed economia circolare, con un budget pari a 6,3 miliardi
  • tutela e valorizzazione del territorio e della risorsa idrica, con una dotazione di 15 miliardi. 

Condividi su: